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  • Sampmania: tutto perfetto, ma andava chiusa prima

    Sampmania: tutto perfetto, ma andava chiusa prima

    • Lorenzo Montaldo
    La classifica sorride, il Ferraris e i giocatori della Sampdoria pure: i blucerchiati, ieri sera, sono andati a dormire cullati dal dolce suono delle parole 'sei punti in due partite'. Avvio migliore non poteva esserci, anche in previsione della sosta per le nazionali che consentirà a Giampaolo di limare ancora le imperfezioni e di lavorare in tranquillità per instillare ancora più a fondo nella mente dei calciatori i suoi concetti. Che, dobbiamo dirlo, sembrano essere già permeati discretamente bene nel gruppo andato in campo contro Empoli e Atalanta.

    Tutto perfetto, insomma, ma cerchiamo di mantenere l'equilibrio e di analizzare lucidamente il momento della Samp. La partita con l'Atalanta ha certificato un carattere ritrovato e sicuramente neppure paragonabile a quello visto l'anno scorso. I blucerchiati corrono, ringhiano sugli avversari, e non si disuniscono di fronte alle difficoltà. La rimonta di ieri è lì a testimoniarloUn centrocampo dove Linetty cresce a vista d'occhio (contro i nerazzurri, dopo un avvio timido, a mio modo di vedere è stato uno dei migliori in campo) e dove Torreira fa quello che vuole (è nato nel 1996, ricordiamocelo sempre) rappresenta una discreta assicurazione sul futuro.

    Però, va anche detto che il giudizio sulla partita della Samp risente di quei 20 minuti di follia bergamasca a metà primo tempo. Ad inizio gara, la squadra di Gasperini era scesa in campo più decisa rispetto ai blucerchiati. Ci è voluto un episodio, un'invenzione di Muriel per raddrizzare una partita che si era complicata non poco. Anche perchè i nerazzurri chiudevano gli spazi, a sinistra con D'Alessandro sfondavano a ripetizione e la Samp, ad un certo punto, è andata in affanno.

    La gara, in sostanza, è stata spaccata da tre episodi. Due clamorose invenzioni (perchè di questo si tratta) di Muriel, e un'ingenuità inspiegabile di Carmona, propiziata da un gioco di gambe del solito Linetty. Attenzione, non si sta dicendo che la Samp non abbia meritato i tre punti, tutt'altro. Se i blucerchiati possono contare su un calciatore (Murielin grado di cambiare da solo una partita - quando è in serata, e ieri era decisamente così - è solo un merito della Samp. Che però non è perfetta, anzi, ha dimostrato di poter soffrire di fronte ad un'Atalanta volenterosa e organizzata. Urge almeno un rinforzo in difesa, non ci facciamo ingannare dall'unico gol subito in 180 minuti.

    La squadra di Giampaolo ha mostrato anche un altro punto debole sul quale lavorare, a mio modo di vedere. In vantaggio 2-1, con l'inerzia della partita a favore e la superiorità numerica per 45 minuti, i blucerchiati dovevano chiudere i conti. Non ci si può accontentare di attendere l'avversario, reggendo l'urto in difesa, rischiando di compromettere una gara incanalatasi sui migliori binari possibili.

    Ovviamente, meritano una menzione anche i tanti lati positivi nel successo doriano. Lo abbiamo detto, motivi per sorridere ce n'è a bizzeffe: l'organizzazione di squadra, alcuni singoli davvero interessanti, l'esordio di Praet e Bruno Fernandes, il carattere mostrato nel momento peggiore del match. Senza dimenticarsi del Muriel ammirato al Ferraris. Il pre campionato aveva evidenziato un giocatore in grande spolvero, ma quello di ieri sera, per almeno un'ora, è stato semplicemente un attaccante immarcabile. Soprattutto non fumoso  e discontinuo, ma determinante per i tre punti. Gli è mancato il gol, ma poco importa: se vivrà altre serate del genere, ci farà divertire.

    Piedi per terra, insomma, come abbiamo già detto una settimana fa. Ci sono ancora 72 ore di mercato, e 13 giorni per allenarsi, migliorare e presentarsi tirati a lucido per l'impegno nella capitale. Per proseguire nel segno della continuità, e per scoprire magari un nuovo lato positivo di questa Samp trasformata dalla cura Giampaolo.

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