Imbattibilità mantenuta e dieci punti in classifica, proprio quando tutto sembrava maledettamente difficile. Perché in dieci, numero ricorrente di questo turno infrasettimanale blucerchiato, la truppa Ferrara è riuscita nell'impresa impossibile: rimontare la Roma già in vantaggio nel primo tempo. L'espulsione di Maresca è andata ad aggiungersi ad un partita che sembrava in mano agli avversari, con la Samp, senza Pozzi per infortunio, quasi incapace di offendere.

Una squadra che per nove decimi era la stessa della scorsa serie B non poteva avere scampo in quelle condizioni. Tutto vero se quella stessa squadra in questi mesi non avesse cambiato radicalmente il modo di pensare. Ferrara non solo ha dato un gioco alla Samp, ma gli ha donato quello spirito vincente che in serie A fa la differenza per colmare il gap tecnico con le grandi. Il pareggio è stata logica conseguenza di uno spirito battagliero, messo in atto a prescindere dal risultato. Serviva dare un segnale alla Roma: la Samp è viva e lotta sempre, anche se le condizioni sembrano impossibili.

Un punto meritato per questo motivo, un punto guadagnato grazie ovviamente all'errore di Stekelenburg e alle parate di Romero. A Genova si gongola perché uscire imbattuti dall'Olimpico un mese dopo aver sbancato San Siro è difficile per tutti, figuriamoci per una neopromossa. Il terzo posto solitario è una soddisfazione gigantesca per quei nove, dieci al triplice fischio, che l'anno scorso soffrivano sui campi di periferia e oggi si trovano alle spalle di Napoli e Juventus, vere e proprie corazzate milionarie.

Domenica a Marassi arrivano proprio gli azzurri di Mazzarri. Ci si giocano tre punti importanti e l'imbattibilità da mantenere. La Samp tirerà fuori il solito orgoglio unito ad una forza di gruppo unica in questo campionato. Tosti e mai domi, così i blucerchiati sono arrivati in alto. Senza Pozzi, Maxi Lopez e Maresca saranno ancora i reduci della serie B a dover sfidare i primi sfidanti della Juve al titolo. La favola può continuare, l'importante è non guardare al risultato ma mantenere la rotta giusta. Così la paura svanisce e le ali dell'entusiasmo si aprono.