Un mese fa il fischio finale del campionato di serie A con la Sampdoria salva, Icardi già promesso all’Inter e Andrea Poli con le valigie pronte per altri lidi. Trenta giorni dopo non è cambiato nulla. Poli è un pochino più vicino al Milan, Icardi è pronto a vestirsi di nerazzurro ma i rinforzi non arrivano.

Il mercato immobile in campo nazionale e internazionale non aiuta la Samp nella ricerca dei sostituti e dei tasselli per la prossima stagione. Manca un bomber e un centrocampista con piste più o meno calde che si complicano. Colpa della Samp, forse, ma responsabilità ancora più marcate per il mercato nazionale. La sensazione è che se non si muoverà un grosso capitale, in arrivo dall’estero, diciamo la cessione di Cavani, tanto per fare un nome, l’effetto catena non partirà e un po’ tutti faranno fatica a piazzare i propri colpi di mercato.

Prima del nulla sono arrivate le conferme, giuste e fondamentali, di Krsticic e Obiang. Nel mese successivo però ancora niente, anche la permanenza di De Silvestri sembra essere diventata difficile. C’è bisogno di una scossa perché la rosa della Sampdoria al momento non è competitiva per la serie A. Si aspetta la fatidica data del 20 giugno, quella in cui le comproprietà verranno sciolte e almeno due situazioni saranno definite: quelle di Regini e Sansone. In attesa dell’effetto catena, potrebbero essere loro due a muovere il mercato a Corte Lambruschini.

Un mese di nulla, non una critica verso la Samp, ma una condizione generale che sta facendo diventare il calciomercato non più quello dei sogni, come alcune stagioni fa, ma quello delle parole. Purtroppo la crisi si sente, lo sa Edoardo Garrone così come lo sanno tutti gli altriattori che aspettano e sperano nei benefattori esteri. No ci resta che aspettare e vedere, a meno che la svolta non arrivi proprio dal presidente, improbabile visto che la retrocessione ha costretto Garrone ad aprire il portafoglio molto prima di questo mese di nulla.