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  • Sarri: 'Il sorpasso sull'Inter conta poco. Voglio dominare gli avversari. Dybala e Higuain insieme...' VIDEO

    Sarri: 'Il sorpasso sull'Inter conta poco. Voglio dominare gli avversari. Dybala e Higuain insieme...' VIDEO

    E' un Maurizio Sarri contento ma non euforico quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport, nel post partita della sfida più importante di inizio stagione, tra Juve e Inter. Tanti i temi toccati dall'allenatore: da Higuain-Dybala al sorpasso sui nerazzurri in classifica.

    SORPASSO - "Il sorpasso in questo momento ha poco significato. L'aspetto importante è che i ragazzi hanno fatto una prestazione di carattere contro una squadra forte e in un ambiente carico. Abbiamo meritato di vincere".

    SUL GOL DI HIGUAIN, GIUNTO DOPO 24 PASSAGGI - "Ho visto i piedi dei giocatori. Una squadra che ha grande qualità, quando il palleggio viene fuori fluido la palla gol può essere una conseguenza".

    DYBALA-HIGUAIN-CR7 INSIEME? - "Quando hanno giocato insieme l'inerzia della partita era dalla nostra parte, per questo abbiamo provato quella soluzione, anche se Paulo era leggermente stanco. Ho avuto poi la sensazione che stava cambiando l'inerzia della partita, per questo ho tolto Dybala".

    SU DE LIGT - "Parla ancora poco l'italiano, è forte ma è in fase di adattamento. E' normale che abbia partite su alti livelli e altre meno buone, si sta adattando. L'infortunio di Chiellini ci ha costretto a velocizzare l'inserimento di De Ligt. Un inserimento graduale lo avrebbe aiutato di più".

    SU COSA SI PUO' MIGLIORARE - "Dal punto di vista del palleggio abbiamo già fatto passi in avanti importanti. Dobbiamo lavorare sul predominio, sulla supremazia territoriale. Dobbiamo lavorare su pressing, palle vaganti, dobbiamo togliere qualsiasi iniziativa avversaria. La squadra era abituata a difendere bassa, bisogna rispettare ciò che c'era e fare modifiche graduali".

    TI ASPETTAVI DI ESSERE COSì' AVANTI? - "Secondo me abbiamo ancora margini di miglioramento. Dobbiamo andare a trovarli piano piano. La squadra individualmente è forte".

    CAMBIAMENTI CONTINUI -  "Bastava essere leggermente più attenti. A Empoli sono partito con un modulo, poi a Napoli ho fatto un ciclo con un altro modulo. Al Chelsea apparentemente il modulo era lo stesso ma giocavamo in maniera diversa. Le idee vanno modellate sulle caratteristiche dei giocatori".
     

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