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  • Sassuolo, i due assi per volare

    Sassuolo, i due assi per volare


    Eccolo qui, l’uomo da tre milioni (e mezzo) di euro: su Simone Missiroli si erano mossi in tanti «ma il Sassuolo ha fatto la proposta più importante», dice il centrocampista, rinforzo extralusso che i neroverdi hanno messo sotto contratto fino al 2015. Classe 1986, 205 presenze tutte tra A e B (91 nella massima serie, le ultime a Cagliari dal gennaio al giugno scorsi) e 23 reti per il centrocampista nato e cresciuto proprio da quella Reggina che, vendendolo, ha suscitato più di un malumore sullo Stretto.
     

    «Dispiace per i tifosi e li capisco, ma nel calcio e nella vita professionale di ognuno sono scelte che ci stanno. E il Sassuolo, investendo tanto su di me, mi ha dato grandissima fiducia», spiega Missiroli, che ieri ha sostenuto il primo allenamento agli ordini di Pea ma non sa ancora se sarà o meno in campo domani. Questioni tecniche e regolamentari potrebbero infatti rimandare l’esordio del giocatore più costoso della storia neroverde. «La A? E’ l’ambizione di ogni giocatore, ma adesso pensiamo ad inserirci nel migliore dei modi in un gruppo nuovo, anche se so che non ci saranno problemi. Conosco già Laverone e Marzoratti, ma gli altri li ho incrociati praticamente tutti in B, mentre con il mister ci siamo parlati mentre la trattativa volgeva al termine», dice ancora Missiroli, che dice di aver scelto, con il Sassuolo «un progetto a lungo termine molto convincente e stimolante, che mi ha colpito. Lasciando la Reggina ho lasciato casa mia, ma sono contento di poter ricominciare da qui. Il Sassuolo ha squadra, modulo, gruppo ed entusiasmo. Io dovrò dimostrare molto. Ma sono pronto, e quanto a quello che potremo fare ha ragione il mister quando dice che la risposta la darà solo il campo. Il mio obiettivo è di migliorare». E detto da uno che fino a sei mesi fa giocava in A nel Cagliari, suona come una promessa.

     

    «Mi ha convinto il progetto, e il fatto che il Sassuolo mi abbia cercato da subito. A Siena ho trovato la serie A ma poco spazio, volevo giocare e ricominciare a farlo da subito, e Sassuolo mi ha offerto una chance da sfruttare appieno». Classe 1983, attaccante, Gennaro Troianiello ha fretta di ricominciare: per non perdere tempo, dopo sei mesi ai margini della massima serie («scelte del mister: un peccato, ma — detta l’attaccante — va bene così») ha accettato la proposta del Sassuolo che lo ha preso in prestito da quel Siena con il quale l’attaccante napoletano, esterno con il vizio del gol, la promozione nella massima serie l’ha già centrata l’anno scorso.
     

    Venticinque presenze e due gol con i bianconeri che salirono in A, 11 gol in 39 gare nel Frosinone nel 2009/10: a livello di B l’ esterno campano non ha mai tradito e conta su Sassuolo per rilanciarsi. «Non ci sono rimpianti per aver perso la A, anche perché qui a Sassuolo vedo l’ entusiasmo e le motivazioni giuste: i presupposti per fare bene ci sono tutti l’ obiettivo è fare il massimo, aggiungendo qualcosa, in termini di tecnica ed esperienza, ad una squadra già competitiva. L’obiettivo è fare il meglio possibile, per me e per la squadra, e soprattutto dare sempre il massimo, ma per quello che ho visto in questi giorni le condizioni per fare bene ci sono», le parole dell’attaccante.
     

    «In questi mesi a Siena ho giocato poco, — prosegue — e non sono al top, né posso pensare di avere i 90’ nella gambe, ma lavorando conto di recuperare quanto prima», aggiunge Trioianello, che ha scelto il 19 lasciato libero da Rea e al quale uno spazio importante schiude anche l’infortunio di Masucci, che si è fatto male proprio il giorno in cui Troianiello ha scelto di dire sì al Sassuolo. Per lui già un biennio da stropicciarsi gli occhi in B (34 gettoni e 13 gol in due anni) e ora l’obiettivo di confermarsi quell’attaccante veloce, moderno es esperto sul quale Pea ha puntato da subito.
     


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