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  • Sassuolo, Carnevali: 'Berardi non ha mai rifiutato la Juve'

    Sassuolo, Carnevali: 'Berardi non ha mai rifiutato la Juve'

    • Red. J.
    L'ad del Sassuolo, Giovanni Carnevali, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport.

    Modello Juve per il Sassuolo?
    Ho avuto la fortuna di avere Marotta come maestro al Monza, al Como e al Ravenna. Poi ho fondato la Master Group Sport e ho vissuto il calcio da imprenditore, per poi tornare da manager con la chiamata di Squinzi.

    Se con qualche Carnevali e Marotta in più la Serie A diventerebbe come la Premier League? Lasciando perdere il sottoscritto la risposta è sì, ne sono convinto. Il calcio italiano ha delle enormi potenzialità inespresse e il suo problema è il vivere alla giornata. Si improvvisa, pochi programmano sul serio, fra questi Juventus e Sassuolo che infatti ne raccolgono i frutti. I manager sono esperti che mettono a frutto la professionalità, ma servono anche e soprattutto gli Squinzi e gli Agnelli.

    Di Francesco?
    Perfetto mix tra Conte e Allegri. E’ un grande allenatore e già ora sarebbe pronto ad allenare una grandissima squadra per competenza e capacità di gestione.

    Berardi?
    Ha voluto fortemente rimanere con noi. E vorrei che questo fosse chiaro: lui non ha mai rifiutato la Juventus, ma ha sempre e solo espresso la volontà di continuare la sua crescita nel Sassuolo, soprattutto quando ha saputo che Di Francesco sarebbe rimasto con noi.

    Perché le squadre italiane non investono sui giocatori italiani?
    Questione di cultura e opportunità. Nel vasto mercato straniero è più facile pescare e costa meno.

    Lirola?
    Lo abbiamo fortemente voluto e lo riteniamo un talento che può sbocciare in un giocatore importante. Ha un bel motore, tecnica e carattere: d’altra parte non lo fai giocare a Belgrado contro la Stella Rossa se non ha qualità. E’ a Sassuolo con un prestito biennale, abbiamo un diritto di riscatto. La Juventus ha il controriscatto, e potrebbe trovarsi un giocatore molto interessante fra le mani.  

    Marotta è cambiato alla Juve?

    Ha meno tempo per se stesso e da dedicare agli amici, poi è rimasto lo stesso che ho conosciuto trent’anni fa: educato, competente e disponibile. Qualità rare nel nostro ambiente e che hanno contribuito alla sua fortuna. Essere a capo della Juventus ha aumentato le sue responsabilità, non lo ha cambiato come persona.

    Se una campagna acquisti come quella della Juventus è il sogno di ogni dirigente?
    Marotta deve essersi preso delle belle soddisfazioni, ma anche grande stress. Ma attenzione, questa campagna acquisti non è frutto di follie estive: la Juventus e Marotta sapevano di approdare a una fase in cui era possibile gestire un mercato da top, non ci sono arrivati per caso, ma seguendo un percorso: programmazione, strategia e obiettivi, si torna sempre lì".

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