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  • Sassuolo, Pea:| 'Spero di restare qui'

    Sassuolo, Pea:| 'Spero di restare qui'

    Un tecnico emergente, un grande faticatore, uno che con i giovani ha vinto tanto.
    Oggi abbiamo intervistato il tecnico del Sassuolo Fulvio Pea. Quarantaquattrenne di Casalpusterlengo, cresciuto calcisticamente nel Fanfulla inzia la sua carriera con la società lodigiana. Per anni al fianco di Gigi Simoni, mister Pea approda nelle giovanili di Sampdoria ed Inter vincendo tanto. Voluto fortemente da Mourinho come allenatore della Primavera interista, il tecnico dimostra fin da subito di che pasta è fatto. Un Tecnico emergente che, con carattere, si affaccia al mondo professionistico approdando al Sassuolo.
     
    Mister Pea ha vinto tanto con le giovanili di Inter e Sampdoria. Qual è il segreto per vincere con i giovani?
    “Non ci sono segreti, ma è importante avere alle spalle una società che punta sui giovani, che vuole acquistare giovani interessanti e promettenti, uno staff tecnico preparato e disponibile ed un gruppo ben affiatato”
     
    Approda al Sassuolo ed inizia bene. Si trova quarto in classifica in piena zona play-off. Sta lavorando con giocatori giovani come Boakye e Laribi dimostrazione che sa lavorare con i giovani:
    “ Credo nei giovani, per me è importante fare molto bene e farli crescere, guardarli negli occhi e prendere il buono da loro. Dare tutto il possibile affinché possano crescere. Sassuolo è il posto migliore per farli crescere. E’ una società giovane senza pressioni che ti dà la pazienza per maturare e dove al centro dell’azione societaria c’è il giovane, con un direttore sportivo molto attento a capace”
     
    Il suo modulo preferito?
    “ Non credo in un modulo. In base ai giocatori che dispongo scelgo la formazione adatta. Un buon allenatore deve essere in grado di scegliere il modulo in base ai giocatori che ha ed alle prerogative della squadra che va ad affrontare".
     
    Ha avuto maestri come Simoni, ma si ispira a qualche allenatore?
    “ No, non mi ispiro a nessuno né tantomeno voglio copiare qualcuno. L’esperienza di Gigi mi ha dato la forza e il coraggio di scendere in campo con maggiore passione insegnandomi la dote del lavoro e della professionalità”
     
    Quale è la squadra ed il giovane che lo ha impressionato finora?
    “ Il Toro di Ventura che gioca il calcio migliore, il grande maestro Zeman vero leader del campionato cadetto e grande trascinatore di un Pescara che gioca il miglior calcio. Il giovane interessante è il mio attaccante Boakye per la sua grande esplosione fisica e tecnica essendo un atleta del ’93".
     
    Un campionato lungo e difficile come si affronta?
    “Per me è una novità essendo il primo anno, ma bisogna giocare partita per partita facendo un passo alla volta. Lavorare duro in settimana e prepararsi al meglio. Avere in squadra 20 calciatori titolari è importante per un sano turnover. La rotazione è fondamentale anche se in partita faccio sempre le tre sostituzioni".
     
    Sassuolo è una piccola realtà dove si lavora in tranquillità senza pressione. Potrebbe essere l’arma in più per traguardi importanti?
    “A Sassuolo si lavora benissimo. È un ambiente sano, tranquillo, con una società gestita bene. Non esiste la pressione delle grandi realtà e si riesce a lavorare con serenità”
     
    E se arrivasse la promozione sarebbe il Chievo del domani?
    “Penso di si. Sono due società piccole con pochi tifosi gestite benissimo da poche persone”.
     
    E se la dovesse arrivare la chiamata dall’Inter?
    “Sto bene al Sassuolo e non voglio pensare ad altro”
     
    Mister Pea quale è il suo sogno nel cassetto?
    “Riuscire ad essere anche l’anno prossimo l’allenatore del Sassuolo o comunque in un ambiente sano che possa far crescere i giovani e che creda fortemente nei valori calcistici.”

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