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  • Sassuolomania: a Bologna per vincere o si mette male. Occhio alla storia di Sansone..

    Sassuolomania: a Bologna per vincere o si mette male. Occhio alla storia di Sansone..

    • Luca Bedogni
    Occorre fare attenzione al Bologna. Più in generale, giunti a questo punto, bisogna stare attenti al rischio di compromettere una stagione buona per un eccesso di tranquillità; è la solita storia. Questa domenica infatti, si possono aprire  scivoli bui sul manto verde del Renato Dall’Ara.

    La batosta presa contro la Samp in casa, prima della sosta, per dirla con Allegri è stata non un campanello ma un “campanaccio d’allarme”. Siamo ancora storditi, nonostante la pausa Nazionale e il primo gol di Sensi con gli azzurri. E visto com’è andato a finire il girone d’andata (il calo netto dei neroverdi), le preoccupazioni sono legittime. Le ultime tre partite del Sassuolo sono assai impegnative, cominciamo a ricordarlo da oggi: si andrà a Torino contro i granata (12/5), poi verrà la Roma al Mapei Stadium (19/5), infine trasferta a Bergamo (26/5). Tutte squadre che si stanno giocando qualcosa d’importante. Ecco perché bisogna tornare umili senza per questo mollare niente a livello di identità. Le due cose non sono inconciliabili, vanno legate, intrecciate, armonizzate. Umiltà e qualità, un binomio d’oro per terminare l’anno con onore.

    Oltre alle squadre sopra elencate (in cauda venenum), il Sassuolo deve ancora affrontare due big, ovvero Lazio e Fiorentina, il derby col Parma, e altre quattro partite con le piccole (Bologna, Chievo, Udinese, Frosinone). Un percorso che ha varie insidie.

    Meglio dunque cogliere tre punti il prima possibile, e magari contro una squadra che è lì che lotta, qual è appunto il Bologna. I felsinei sono a -8 dal Sassuolo, a 24 punti. Sono terzultimi e con un’altra vittoria rischierebbero di farsi sotto in maniera pericolosa. Vincendo, invece, i neroverdi si staccherebbero dalla zona retrocessione con un bel +11. Basta poco, ma quel poco non sarà affatto semplice domenica.

    La squadra di Sinisa Mihajlovic ha raccolto in 7 partite 10 punti (3 vittorie, 1 pareggio, 3 sconfitte). Prima della sosta ha steso il Cagliari in casa, dopodiché il Torino in trasferta. Viene dunque da due vittorie consecutive, ma più in generale è il trend che mette in allarme, sono le prestazioni ottime sia contro la Juve che contro la Roma (al di là delle sconfitte) a renderci inquieti. È un gruppo che, tra l’altro, ha battuto l’Inter a San Siro.

     Si sono rinforzati a gennaio, e uno dei giocatori arrivati è un ex che qualcuno (ad esempio il sottoscritto) rimpiange ancora: Nicola Sansone. Cinque anni fa, con i suoi gol, salvò il Sassuolo e condannò il Bologna alla B. Ora, a maglie invertite, è chiamato a salvare i rossoblù. Una specie di contrappasso. Ma il Sassuolo non vince da troppo tempo, non può farsi intenerire da simili storielle. L'ultimo successo risale al 26 gennaio (3-0 in casa contro il Cagliari). Una roba assurda, aver vinto nel girone di ritorno soltanto una volta.    
     

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