Calciomercato.com

  • Sassuolomania: ben venga l'umiltà, se è all'avanguardia

    Sassuolomania: ben venga l'umiltà, se è all'avanguardia

    Non ci serve parlare delle vittorie col Verona, col Pescara, della striscia positiva a cometa di Natale; della posizione in classifica, degli ottavi a San Siro, del ritmo-Juve, delle prodezze di Sansone e Floro Flores, non ci serve. Potremmo compiacerci ancora un altro po', e parlarne, ma non ci serve, non ci basta. Sabato c'è la Roma ad aspettarci, all'Olimpico, una vera e propria schiacciasassuoli, smaniosa di passare il turno in Champions League! Inutile simulare apprensioni virtuose in francoromanesco,  professare la religione del "partita dopo partita" nel Tempio di Trigoria: la testa della Roma è già all'Olimpico, ma per il Manchester City. Questo, almeno inconsciamente, ditemi quello che volete.

    Poi, sul campo, si deve prevedere ogni smentita; l'eventuale turnover non cambierà le virgole del bel gioco ritrovato dai giallorossi nel posticipo, contro l'Inter, sarà sempre la solita, lei, la capitale. Consapevoli di tutto questo, cominciamo a fabbricare un macchinario difensivo ingannevole, ideato ad hoc per ostentare paura, ma che in realtà funziona solo per far male in contropiede. Dalla paura sboccia l'ardimento, si sa. Le nostre tre punte (da segnalare il rientro di Zaza) saranno l'avamposto, non necessariamente i finalizzatori, perché una macchina da contropiede che si rispetti esige transizioni complesse, interscambi continui e intelligenti.

    Prezioso, allora, il sostegno delle mezzale (sto pensando a Taider...) e dei terzini
    , i nostri droni invisibili e armati, gli inserimenti dei quali serviranno a pianificare e moltiplicare le vie del contrattacco, alla prima sbavatura della Lupa. E sbaverà, tranquilli. Insomma, non avremo la gestione del pallone, questo è evidente, cosa che non ci capita da un po'. Buono a sapersi. Sia la squalifica di Magnanelli (a proposito, chi sarà il sostituto? Chibsah? Missiroli? Ci manca un altro regista: prendere nota), sia la natura dell'avversario, il suo tasso tecnico ci costringono a programmare una gara di fatiche, a sognare in ritirata. D'accordo. Basta settarsi un pochettino: ben venga l'umiltà, se è all'avanguardia.

    Altre Notizie