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  • Sassuolomania: Berardi, se non segni neanche così..

    Sassuolomania: Berardi, se non segni neanche così..

    • Luca Bedogni
    Per un Sassuolo che non vinceva dal 27 settembre, tornare dal Bentegodi portando in pullman i tre punti pur avendo giocato malino contro l'ultima in classifica, è comunque cosa buona. Il Chievo di Ventura, forse, era all'ultima spiaggia. Al contrario il Sassuolo godeva del favore dei pronostici, naturalmente un'arma a doppio taglio.

    I padroni di casa tuttavia non han regalato nulla ai neroverdi, anzi, sono apparsi meno allo sfascio del previsto. Incomincia a vedersi lo zampino di Ventura. Nel primo tempo, tolta l'azione del gol, il Sassuolo è stato neutralizzato in tutto e per tutto dai clivensi, duri e ben organizzati. Il gol però è stata la tipica doccia fredda, quel che succede di solito alle squadre destinate a retrocedere. E' arrivato grazie a una combinazione del trio Di Francesco-Boateng-Berardi, al termine della quale il figlio di Eusebio si è fatto perdonare per l'occasionissima sciupata col Bologna, la scorsa settimana. Da qui in avanti poco altro di rimarchevole, fatta eccezione per qualche mossa e contromossa tattica nella ripresa: Meggiorini da una parte e Magnani dall'altra.

    Passato a tre dietro, il Sassuolo ha provato a badare al sodo, cercando di portare a casa un risultato tanto fortuito quanto prezioso. Nel finale tuttavia la partita si è accesa: ancora sullo 0-1 proprio Magnani ha effettuato un salvataggio prodigioso su un tiro ravvicinato di Stepinski, cui era arrivato il pallone a centro area. Se non fosse intervenuto il gigante di Correggio, staremmo probabilmente a parlare di un risultato negativo e di una prestazione ancora al di sotto delle aspettative. Avremmo scritto di un Sassuolo che non riesce più a vincere. Invece è valso quanto un gol, il salvataggio in tuffo di Magnani. E complimenti a De Zerbi per la lettura della gara. Tra l'altro avremmo dovuto chiamare in causa Berardi, in tal caso, reo di non aver chiuso la partita qualche azione prima, nel primo dei due incontri ravvicinati con Sorrentino. Ma Magnani, come detto, ci ha messo una pezza, salvando il parziale.

    Nel quarto minuto di recupero, poi, è accaduta un'altra scena assurda. Ormai possiamo iniziare a collezionarle: tra questa e quella vista al Mapei Stadium domenica scorsa non sapremmo davvero quale scegliere. Berardi di nuovo solo e a tu per tu con Sorrentino, ma stavolta da posizione centrale, ha scaricato il mancino dritto per dritto in faccia all'estremo difensore di Ventura. Un incredibile gol sbagliato, peggio del precedente. Sennonché, sulla respinta corta, è sopraggiunto in corsa un generosissimo Giaccherini che, di petto, ha provato a restituire il pallone impennatosi al portiere ancora a terra, stordito per la botta in faccia appena presa. Ma Sorrentino, arrancando da terra, non è riuscito a impossessarsi della sfera che, lentamente, inesorabilmente, ha superato la linea di porta. Una scena tragicomica che lascia senza parole, e ci aiuta a dimenticare l'errore marchiano, imbarazzante, del nostro attaccante calabrese. A proposito, Berardi non segna da ben nove partite, per la precisione dal 26 agosto. E' fermo a 2 reti.               

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