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  • Sassuolomania: Boa falso nove spacca
Sassuolomania: Boa falso nove spacca

Sassuolomania: Boa falso nove spacca

  • Luca Bedogni
Al 40' circa di Sassuolo-Ternana, gara disputata ieri sera al Mapei Stadium e valevole per la qualificazione al Quarto Turno di Coppa Italia, i neroverdi conducevano per 4-0. Boateng, doppietta di Berardi e Duncan. Al termine della partita la distanza tra le due squadre è rimasta grosso modo la stessa, pur cambiando il risultato da 4-0 a 5-1; una rete del rossoverde Defendi e a dieci minuti dalla fine il gol di capitan Magnanelli per la manita. Che show!

Era da un po' che non si vedeva roba simile al Mapei. Roba buona! Al di là dell'avversario, occorre infatti sottolineare la prestazione collettiva del Sassuolo, l'applicazione costante di un ritmo (con e senza palla) che intriga e convince. Da un po' non si osservava questa voglia di rullare, questo desiderio di dominio.

Appare fondamentalmente riuscito l'esperimento Boateng falso nove. Un'intuizione, questa, che regalerà ai tifosi del Sassuolo spettacolo e concretezza. Perché il ghanese conosce i tempi per giocare in quel ruolo, ha la tecnica per realizzare certi spunti imprevedibili e assecondare i movimenti degli esterni e delle mezzali. Inoltre ha un fisico esemplare, che gli permette di ingaggiare duelli di forza e d'astuzia coi difensori centrali che di volta in volta lo marcheranno.

Le azione più belle della partita lo hanno visto protagonista (è volato pure qualche tacco..). In particolare il primo gol, l'incursione con torre di Duncan, che il Boa ha raccolto prontamente dentro l'area trafiggendo il portiere della Ternana Iannarilli. Ma anche e forse soprattutto il terzo gol, la rete dell'altro ghanese, la mezzala destra Duncan. E' stato proprio un tocco di prima di Boateng ad assecondare il movimento senza palla del centrocampista neroverde. Un'assistenza probabilmente provata e riprovata in allenamento.

Vale la pena di spendere altre parole sullo stesso Duncan, anch'egli autore di una prestazione sontuosa. Sembra rigenerato, la cura De Zerbi gli sta facendo bene. Due gol su cinque nascono da un suo movimento nello spazio oltre la linea dei difensori avversari. Interessante questa nuova posizione sul centro destra, che Duncan interpreta sganciandosi dritto per dritto e non più, come faceva a sinistra, cercando l'ampiezza del campo (ovviamente una posizione dettata dal suo piede preferito). L'intesa col Boa si sta affinando. Ecco, quest'anno Duncan potrebbe sorprenderci migliorando l'attacco alla profondità.

Parimenti significativa l'esclusione di Missiroli, al quale è stato preferito prima Sensi, poi Bourabia sul centro sinistra, in ogni caso un giocatore di palleggio. E se Boga, nella ripresa, ha confermato il guizzo (ma anche poca lucidità sotto porta), Di Francesco non ha brillato, benché preferito all'ex Chelsea. Anche Berardi sembra in palla. Non lo dico tanto per la doppietta (una rete su rigore), quanto per l'atteggiamento. La nota negativa della serata è invece il gol preso al 72', francamente evitabile. Ma anche in fase difensiva si sono visti apprezzabili miglioramenti.

Ora con ciò non si pensi che il Sassuolo sia pronto per l'Inter, un'Inter che ha impressionato sabato sera contro l'Atletico di Simeone, a Madrid. Si vuole soltanto evidenziare quanto la personalità del tecnico bresciano cominci a mostrarsi per davvero nel gioco dei suoi ragazzi. E questo perché i giocatori lo seguono. Eccome se lo seguono! E' un'impressione completamente opposta a quella provata nel precampionato scorso, quando in panchina c'era Bucchi. De Zerbi in panchina è duro, non risparmia energici suggerimenti ma soprattutto rimproveri a nessuno. Usa il martello e la carota.       

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