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  • Sassuolomania: Consigli alla Ederson, una grande idea oscurata dal risultato. Stolto parlare di batosta
Sassuolomania: Consigli alla Ederson, una grande idea oscurata dal risultato. Stolto parlare di batosta

Sassuolomania: Consigli alla Ederson, una grande idea oscurata dal risultato. Stolto parlare di batosta

  • Luca Bedogni
Quando al novantaduesimo minuto Bourabia ha segnato il gol del 4-1 su punizione, mi sono incazzato di brutto col dio del calcio. Questa imbarazzante entità mitologica (sempre un po’ ridicola) rispolverata di recente da Gattuso, non è affatto giusta, al massimo può diventarlo, vuoi per noia o per capriccio. Il più delle volte invece prende per i fondelli, è la sua specialità.
 
Esempio supremo è stato il bel gol di Bourabia di ieri sera. In una partita in cui il Sassuolo, udite udite, ha creato più occasioni dell’Atalanta (8 vs 7), tutte su azione tra l’altro, c'è mancato poco che i neroverdi non segnassero nemmeno. Alla fine invece è successo, ma -fate attenzione- soltanto nei minuti di recupero e, soprattutto, su calcio piazzato, sicché l’odiosa e in questo caso inappropriata retorica consolatoria del ‘gol della bandiera’ ha cominciato a farsi largo inevitabilmente nella testa di ognuno di noi. Che perfido dio!
 
Ma non è finita. Quattro a uno è risultato identico all’andata; pan per gli stolti, dunque. La verità è che è stata una partita molto diversa. Allora sì che fu una batosta, ricordo ancora il primo quarto d’ora... Oggi invece parlare di risultato bugiardo sarebbe tanto assurdo quanto quasi corretto. Quasi, naturalmente, perché quando si perde 4-1 si perde 4-1. Ma risparmiamoci, vi prego, parole come batosta o disfatta. Sono fuori luogo e più che mai inadatte a sintetizzare la complessità di un evento come quello svoltosi ieri al Gewiss Stadium.
 
Togliamoci dalla testa anche un’altra scemenza, cioè che il Sassuolo avrebbe perso a Bergamo perché sceso in campo con quattro punte (Boga, Defrel, Caputo, Berardi). Abbiamo preso due gol su palla inattiva (il primo e il quarto) contro la squadra regina di questo fondamentale, poi c’è stata una dormita di reparto sulla seconda rete subìta (Toljan e Marlon…), e pure un autogol di Bourabia (il secondo in stagione per il marocchino).
 
Le quattro punte servivano per non soccombere come all’andata, per avere iniziativa. Direi anzi fondamentale la presenza di Defrel, un po’ sotto un po’ in tandem con Caputo, per infilare a sorpresa con tagli e combinazioni la difesa molto aggressiva e ‘in avanti’ della Dea.

Al di là del modulo e della scelta degli interpreti, mi ha colpito molto la strategia adottata. Probabilmente De Zerbi si è ispirato a Manchester City-Atalanta, la gara di andata di Champions finita 5-1 per i padroni di casa (a proposito di “batoste”…). In quella gara fu ancor più sorprendente del solito la funzione svolta dal portiere Ederson, al quale era richiesto di superare con lanci mirati la pressione degli uomini di Gasp. Addirittura lanci-assist per i tagli degli esterni o delle punte alle spalle della difesa altissima dei bergamaschi. Ecco, la stessa cosa l’abbiamo vista fare ieri per la prima volta in Serie A. Consigli è stato bravissimo sotto questo aspetto. E c’è chi gli ha messo un voto basso solo perché ha tentato l’impossibile sul primo gol di Zapata. In fase di possesso saliva tra i due centrali fuori dall’area, così da creare una superiorità numerica iniziale sulle due punte avversarie (Gomez e Zapata, che marcavano rispettivamente Peluso e Marlon). Iniziava lui l’azione tenendo il pallone tra i piedi, poi lanciava sorprendendo spesso la difesa avversaria. Se davanti alla porta gli attaccanti neroverdi fossero stati più precisi, oggi saremmo qui a parlare di questa cosa di Consigli. Bene, io me ne frego e ne parlo lo stesso. Poche squadre in Italia hanno infastidito così l’Atalanta. Non lasciatevi obnubilare dal lockdown.  
 

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