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  • Sassuolomania: cosa manca a Lopez per essere davvero fra i primi cinque centrocampisti U23 in Europa

    Sassuolomania: cosa manca a Lopez per essere davvero fra i primi cinque centrocampisti U23 in Europa

    • Luca Bedogni
    Prima di Sassuolo-Napoli è uscito un dato molto interessante su Maxime Lopez, proviamo a rileggerlo alla luce della sconfitta di Udine (2-0). Stando a Wyscout, il francesino è al secondo posto nella U23 Most successful forward passers across Top Five Leagues, ovvero la classifica dei migliori U23 per passaggi in avanti riusciti. Sottolineo passaggi in avanti, perché altrimenti si rischia di fare confusione coi passaggi in generale. Ci sono davvero i migliori: Curtis Jones del Liverpool al primo posto (87,82%), De Jong del Barcellona al terzo (87,37%), Camavinga al quarto e via dicendo.

    Lopez (87,79%) insomma passa il pallone in avanti più volte del fenomeno olandese. Sorprendente. Ovviamente questi che avete appena letto sarebbero dati da aggiornare, dopo i molti palloni giocati (62) nella partita di ieri, Udinese-Sassuolo. Ma non credo cambierebbe poi di molto la faccenda (ben 35 passaggi in avanti su un totale di 46 alla Dacia Arena).

    Questi numeri ci lasciano certamente a bocca aperta ma anche con un punto interrogativo in testa: come si concilia tutto ciò con quella sensazione strana e non altrettanto positiva che proviamo quando guardiamo giocare Maxime Lopez? Perché se uno non vedesse le partite del Sassuolo direbbe wow, che statistica figa! Invece non è così. Intendiamoci: i numeri sono quelli, è tutto vero, diciamo solo che quei numeri non sono accompagnati dagli effetti nel gioco che di solito portano con sé. È come se i passaggi in avanti di Lopez fossero meno in avanti di quelli di Curtis Jones, De Jong ecc... nondimeno sempre in avanti sono e così ‘fanno classifica’. Dunque? Che strana roba è questa? 

    Ieri contro l’Udinese è stato solo più evidente, e specialmente nel primo tempo, quando ha giocato sulla trequarti nello sviluppo strategico ideato per l’occasione da De Zerbi. Diversamente dal solito, il Sassuolo impostava con tre centrali più Locatelli vertice basso, e questo per avere superiorità numerica sui due attaccanti del 5-3-2 di Gotti. Lopez non stava accanto a Manuel, ma si posizionava sotto la punta, fra Traorè e Berardi, così da offrire ai costruttori un’ulteriore linea di passaggio alle spalle del centrocampo friulano. Un po’ come fa la Roma di Fonseca ultimamente. Sicché più di una volta, con le sue triangolazioni mirate nello stretto, il Sassuolo riusciva a pescare in zona di rifinitura uno dei tre trequartisti, conquistandosi spesso e volentieri un vantaggio posizionale importante. Il più libero in questi casi era il nostro Lopez. Ebbene Lopez è mancato proprio in una tipologia precisa di passaggio in avanti, quella più difficile: l’ultimo passaggio, o se volete la giocata decisiva (un dribbling, un tiro...). Come se non volesse osare nell’ultimo terzo di campo solamente, come se rinunciasse sul più bello a una sua dote. Ecco in che senso deve crescere Lopez per meritare concretamente il secondo posto in quella classifica U23. Da un giocatore del genere ci si aspetta anche la varietà del passaggio in avanti, dunque la qualità vera, non solo la quantità ridondante. Perché la quantità in sé è spesso tanto vera quanto ingannevole. 

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