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  • Sassuolomania: Defrel e Berardi, un confronto

    Sassuolomania: Defrel e Berardi, un confronto

    Notevole, notevole, notevole! Tre volte notevole la prima vittoria all'Olimpico dei neroverdi. Notevole uno, perché è avvenuta a Roma, due perché la Lazio è sempre tosta, specialmente su un campo da battaglia navale, tre perché era uno scontro diretto, con una squadra che si sta giocando ancora l'Europa League. Ad essere sinceri avrei dovuto aggiungere all'elenco molte altre ragioni, come ad esempio il fatto che, vincendo, il Sassuolo raggiungeva l'obiettivo stagionale (dichiarato) dei 40 punti, ovvero rimaneva sulla scia del Milan, ma non volevo stancarvi subito con questi argomenti.

    Vi vorrei stressare un poco, invece, o sfiancare del tutto, tornandovi a parlare di un mio personalissimo pallino: vi ricordate di Monsieur Defrel? Quello che a detta di molti non poteva giocare prima punta? Bene, oggi mi piacerebbe confrontare i suoi numeri con quelli di Berardi. Sono i capocannonieri del Sassuolo, 6 gol e 3 assist a testa.

    Questa è apparenza, pura indiscutibile apparenza. Entrambi i dati, infatti, meritano una lettura più profonda, che metta in luce la diversa incidenza delle prestazioni dei due giocatori in questo campionato, almeno fino a questo momento. Il francese, per quanto abbia suscitato (spesso) i mugugni del Mapei, qualche fischio o qualche urlo di troppo, ad un'attenta analisi si rivela oggi il primo vero finalizzatore della squadra. Dunque, rispetto: Defrel ha sempre timbrato su azione, e gli hanno pure tolto un gol (col Frosinone).

    Possiamo dire lo stesso di Berardi? Dimenticando (guai a noi!) le passate stagioni, per eccesso di correttezza dovremmo dire di no.  Quattro dei sei gol segnati da Berardi nascono da un calcio da fermo, tre addirittura su rigore. Di questi, aprite bene le orecchie, due li ha procurati proprio Defrel (contro l'Inter, a Milano, e contro la Lazio, ieri sera). Poi, per carità, all'Olimpico si è rivisto un grande Berardi, in crescita evidente, e nuovamente decisivo.

    Altrettanto fuorviante, se riprendiamo in mano i numeri considerati, il dato relativo agli assist. Questa volta però a guadagnarci è l'esterno calabrese, dal momento che i passaggi vincenti di Defrel passaggi propriamente non sono: fan brodo i due rigori procurati suddetti e quel gol con deviazione al Frosinone, valutato come un autogol di Ajeti.

    Tornando alla partita di ieri sera, mi preme sottolineare anche la prestazione di Gregoire. Oltre alla rete, la cui dinamica è grosso modo simile a quella del primo gol con l'Empoli (assist di Sansone, stop e tiro appena entrato in area..), guardate il movimento azzeccato in occasione del rigore, le 3 palle recuperate (secondo tra i neroverdi al solo Acerbi, autore sull'1-0 di un salvataggio su Klose fon-da-men-ta-le), e i 4 falli subiti. Forse bastava dargli fiducia. Come ha fatto il club, come ha fatto Di Francesco, e come invece non ha fatto ancora il pubblico neroverde.  

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