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  • Sassuolomania: due dati sul debutto di Aquilani

    Sassuolomania: due dati sul debutto di Aquilani

    • Luca Bedogni
    Questo pomeriggio il Sassuolo ha guadagnato un punto d'oro. Il Torino arrivava al Mapei Stadium da favorito, e non solo per la posizione in classifica. Squadra praticamente al completo e ulteriormente rinforzata dal neo acquisto Iturbe, i granata avrebbero dovuto approfittare di un Sassuolo ancora una volta rimaneggiato, benché in campo ricomparissero Politano davanti e Letschert in difesa, rientrati entrambi dopo lunghi infortuni.

    A centrocampo, in particolare, le principali incognite per Di Francesco. Tolti gli infortunati e gli squalificati, restavano soltanto Aquilani e Sensi, cosicché l'allenatore neroverde si è visto costretto ad arretrare Ragusa mezzala, per completare il reparto.

    Rimaneva da decidere a chi affidare la cabina di regia: Sensi o Aquilani? Inizialmente, in quella posizione chiave lasciata scoperta da Magnanelli, è partito di nuovo il piccolo Stefano. Il compito di Aquilani, invece, era sostituire Missiroli, da mezzala destra. Ma verso la fine del primo tempo, un po' a causa di certi errori in fase di copertura (dava problemi la troppa libertà di Valdifiori), un po' per la prestazione poco brillante offerta fino a quel punto da Sensi, Di Francesco ha optato per un cambio di modulo, rivelatosi poi vincente nel corso della ripresa: dal 4-3-3 al 4-2-3-1.

    Due playmaker al posto di uno solo, con Ragusa spostato nuovamente nel suo ruolo e Politano con il compito di presidiare la zona centrale del campo, dove appunto costruiva Valdifiori, tra le linee. Da questa mossa sono scaturiti una serie di effetti benefici a catena, che hanno prodotto il buon secondo tempo del Sassuolo. In primo luogo Sensi, dopo aver perso dei brutti palloni a inizio gara, è stato alleggerito dal soccorso di Aquilani nella fase di costruzione. Il centrocampista romano, da pochissimo in Emilia, si è accollato in questo modo maggiori responsabilità, andando puntualmente a ricevere palloni dai compagni e smistandoli a destra e a manca con grande voglia e personalità.

    A fine partita -sì, Aquilani ha retto per tutti i 90'+4'- il match report nella sua riga non registrerà nemmeno una palla persa. Inoltre, va aggiunto per quanti nutrivano più di un dubbio sul suo stato di forma, bisogna segnalare il totale dei Km che ha percorso: 12.834. Questo dato è confortante, nella misura in cui il principino non risulta soltanto il giocatore che ha corso di più tra i neroverdi (Sensi, il secondo, ne ha fatti 11.411), ma anche quello che ne ha macinati di più tra le due squadre (Valdifiori si è fermato a 11.472). A confermare la positività del suo debutto, non sono mancati nel post-partita i complimenti di Di Francesco, che si è detto contento e soddisfatto di aver potuto utilizzare un giocatore che desiderava.

    Non convincente, invece, l'attacco, compreso un Defrel che da qualche tempo a questa parte sembra un po' assentarsi dal vivo del gioco. Politano appena rientrato non ha saputo incidere il giusto, ma è più che comprensibile.

    La notizia della giornata tuttavia, non è il pari inatteso tra Sassuolo e Torino, e forse non è neanche la tenuta fisica o lo capacità di amalgamarsi di Aquilani; la notizia della giornata è l'ingresso in campo al 72' di Domenico Berardi. Berardi in poco più di un quarto d'ora è riuscito a farsi ammonire -ci mancherebbe- e a calciare due punizioni pericolosissime. In definitiva il suo ingresso in campo ha permesso ai compagni di alzare ulteriormente il baricentro, così da evitare un eventuale, molto eventuale visto il calo del Torino, assedio finale. Nel frattempo a bordo campo si scaldava Alfred Duncan, un altro che avrebbe fatto parecchio comodo a Di Francesco nel girone di andata. Il Sassuolo è dunque pronto per tornare a far parlare di sé. Ci scommetterei qualcosa.       

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