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  • Sassuolomania: il Napolino sembrava il Milan di Bergamo. Che beffa perdere ancora in questo modo!

    Sassuolomania: il Napolino sembrava il Milan di Bergamo. Che beffa perdere ancora in questo modo!

    • Luca Bedogni
    Un giorno o l'altro bisognerà che mi metta a contare tutte le volte che in questo campionato il Sassuolo ha perso o pareggiato nei minuti di recupero. Anzi, lo farò proprio in questo pezzo, se avrete la pazienza di seguirmi. Il Napolino di Gattuso ha battuto il Sassuolo al 90’ + 4’ (1-2). Li abbiamo aiutati noi, visto che non riuscivano a segnare: a partita finita, Obiang l’ha buttata dentro anticipando Elmas sugli sviluppi di un calcio d’angolo. E così, in un sol colpo, Insigne e compagni hanno dimenticato il resto della partita, specialmente la prima frazione di gara decisamente imbarazzante per loro.

    La verità è che nel primo tempo il Napoli ha avuto paura di far la fine del Milan di Bergamo. ‘Unica’ differenza tra il Sassuolo e l’Altalanta di ieri, l’incapacità del primo di concretizzare tutta la mole di gioco creata. Anche il Sassuolo infatti avrebbe potuto dare 5 gol al Napoli. Invece quante occasioni sprecate, quanta superiorità buttata all’aria col senno di poi.

    Ma appunto, non c’è niente di nuovo sotto il sole. Non è la prima, bensì la quarta volta che i neroverdi perdono o subiscono un pareggio nei minuti di recupero. È successo anche a Parma (autogol di Bourabia al 90’+5’), contro la Lazio (Caicedo al 90’ +1’) e col Cagliari (Ragatzu al 90’). Dunque tre volte in casa e una fuori, la più lontana delle quattro. Poi se ampliassimo il discorso annettendo a questa categoria di gol quelli subìti nell’ultimo quarto d’ora, saliremmo ancora un pochettino: diventano 5 (il 18% dei 29 totali che ha incassato il Sassuolo finora) considerando anche la rimonta della Fiorentina al Mapei Stadium (la rete di Milenkovic arrivò all’81’). Insomma, siamo deboli nei finali.

    Il perché? Forse perché dominiamo troppo e dominare comporta sempre un bel dispendio di energie, se sei una realtà di fascia media. Oppure perché gli infortunati spesso e volentieri sono stati tanti e De Zerbi non ha potuto fare i cambi che voleva (soprattutto in attacco). Ad esempio col Napolino. Lo sapete che il Sassuolo ha messo alle corde gli azzurri nel primo tempo con una formazione super rimaneggiata? Non c’era Berardi, non c’era Defrel, e mancava pure Toljan (strepitoso nell’ultimo mese). Ciononostante la squadra di casa ha finito col 60% di possesso, con picchi rilevanti sia nel primo che nel secondo tempo (tipo 6’29’’ contro 2’57’’ nel primo quarto d’ora di gioco), malgrado il Napolino dopo il pareggio (ma più che altro con l’ingresso di Mertens) si sia riacceso e abbia anche meritato qualcosa (di vincerla poi no!). E ti credo che è finita così: mentre il Sassuolo calava fisicamente perché era il terzo match in una settimana dopo Milan (domenica) e Brescia (mercoledì sera), Gattuso, tàcchete, inseriva il belga. Che è pur sempre un top player serio, non trovate?
     

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