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    Sassuolomania: Khouma per Kouamé, i nodi e i perché

    Il 12 gennaio pubblicavo un Sassuolomania dedicato all’attaccante del Genoa Christian Kouamé, nel quale ricordando la stagione 2014/2015, stagione in cui il giovane ivoriano giocò nella Primavera neroverde in prestito dal Prato, mi lamentavo del fatto che il Sassuolo, stranamente, non ci avesse creduto abbastanza.
     
    Anziché sondare il solito Balotelli, scrivevo, sarebbe stato più fruttuoso tornare sulle orme del classe ’97 del Grifone, una ‘vecchia’ conoscenza. Ormai però il ragazzo era finito nel mirino del Napoli e sembrava destinato a una big dopo il brillante girone d’andata disputato in tandem con Piatek.
     
    Ebbene, oggi che gli squadroni si sono defilati poiché sotto la guida di Prandelli Kouamé non ha mantenuto lo stesso grado di visibilità, il Sassuolo si è fatto vivo per davvero. La cosa ovviamente non ha potuto dispiacermi. Anzi.
     
    Il problema sono le cifre. Si dice che Preziosi abbia fissato il prezzo del giocatore a 18 milioni. Dapprima si sarebbe fatto avanti il Bologna, con un’offerta da 14, poi Squinzi. L’idea del patron neroverde, quella di utilizzare Babacar per accorciare le distanze. Dunque il Khouma per Kouamé, più un conguaglio su cui mettersi d’accordo. Qui il primo nodo: quanto dovrebbe versare il Sassuolo per colmare lo scarto di valutazione tra i due giocatori? Le due Società sono al lavoro.
     
    Secondo nodo, la questione dell’ingaggio di Babacar. Il senegalese prende 1 milione e 700 netti a stagione: impegnativo per entrambi da sostenere. Ricordiamo che Babacar non è che sia proprio amatissimo in Emilia, né dalla piazza, né dai dirigenti, né da De Zerbi.
    La terza questione riguarda d’altra parte Andreazzoli. Il nuovo tecnico del Grifone dubito possa innamorarsi di Babacar. È abituato a utilizzare attaccanti molto più dinamici e tecnici. Avete presente Caputo?   
     
    Detto questo, il paradosso è che dei due giocatori quello che in fin dei conti ha segnato di più è stato proprio il centravanti neroverde ex Fiorentina: 7 gol in confronto ai 4 di Kouamé. Un argomento su cui forse si può far leva, anche se probabilmente fino a un certo punto, dato che il gioiellino del Genoa è seguito persino dal Borussia Dortmund. E dal Lille, tra l’altro, che sta cercando il sostituto di Rafael Leão appena ceduto al Milan.
     
    Quanto al discorso tattico, a cosa servirebbe Kouamé nel Sassuolo? A tante cose. In primis nel gioco aereo: l’ivoriano è alto 1,85 come Khouma, ma ha un’elevazione molto maggiore (salta come un grillo). E al momento in rosa non ci sono grandi colpitori tra gli attaccanti, anzi, davanti sono tutti un po’ bassini..
    Kouamé tuttavia abbina a questa dote grande velocità e dinamismo. Per questi motivi ben si sposerebbe al calcio di De Zerbi, e in particolare quest’anno che il tecnico bresciano ha deciso di alzare il livello del pressing.
    Infine Kouamé ha fatto benissimo con le due punte, nel 3-4-1-2 della prima parte di stagione. E questo è un modulo che De Zerbi porta avanti insieme al 4-3-3 e al 3-4-3, come è ormai risaputo.    
     

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