Non c'è, o meglio non ci sarà, domani. Il Sassuolo si gioca tutto domenica contro il Bologna al 'Mapei Stadium', per quella definibile come ultima spiaggia. Senza un eventuale ritorno perchè la fiducia ad Eusebio Di Francesco passa dalla gara di Reggio Emilia. Una situazione complicatissima per entrambe, con Stefano Pioli, ex tra l'altro, in bilico proprio come il collega neroverde.

E va da sè credere, possa essere un match ad alta tensione. Pesante la posta in palio e perdere aprirebbe voragini sotto i piedi. Due punti il Sassuolo, tre il Bologna. Eppure c'è chi dice che a Piazza Risorgimento l'ambiente sia più sereno che a Casteldebole. Porte chiuse, bocche cucite, lavorare è stato l'unico verbo 'concesso' nelle due settimane di sosta. Di Francesco arrabbiato per l'atteggiamento che i suoi hanno avuto una Parma, giustamente pretende ben altro.

L'atteggiamento mentale quindi, dovrà essere completamente diverso, al fine di non affondare. Parlare di questioni tattiche, di moduli, fa quasi ridere al cospetto di quello che si è mostrato essere un problema mentale. Le sette reti incassate con l'Inter, parzialmente cancellate dai bei pareggi con Napoli e Lazio. E poi? E poi arriva il ko del 'Tardini', quasi imbarazzante per le dinamiche. Con un uomo in più, per tutta la ripresa. Invece della svolta, il Sassuolo ha fatto il gambero. Non solo non se lo può più permettere, ma i passi deve farli unicamente in avanti.