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  • Sassuolomania: la sberla azzurra

    Sassuolomania: la sberla azzurra

    C'è chi chiama "fantasma" un gol regolare, puntando il dito su una foto inequivocabile, chi gioca un tempo, pareggia, e poi ironizza sui violini altrui, ci sono anche di quelli che si sono fatti la barba, figli prodighi tornati stars nel calcio che non contava, fra i Pippo urrà di nuovi padreterni; e poi c'è chi prepara al meglio, e a noi ci piace, zitto zitto la diciassettesima giornata, chi fa doppie sedute per andare a vincere a San Siro, disponendo "soltanto" di un undici italiano, privo di ritocchi; sono gli esonerati dal calcio-Dubai, quest'ultimi, dal puttan-tour del villaggio globale. Ieri il Sassuolo, epifania dell'azzurro, indossava la seconda maglia, azzurra appunto, e ci illudeva coi suoi mezzi, ci inorgogliva con la sua abnegazione, ci ricordava Zeman l'esonerato, così caro a Di Francesco, suo degno e creativo successore. Se la nostra nazionale è stata osteggiata di recente proprio dal club che più dovrebbe rappresentarci, parlo senza tema della Juve, della nostra amata odiata Juve, allora tifate Sassuolo, tifate Empoli, tifate Palermo, cercate il calcio che cresce senza boria e si fa bello senza accorgersene. Basta, tifare a caso, o meglio, basta, tifare soltanto così, acriticamente, accettando gestioni e idee di calcio sostituibili, come fosse tutto uguale, come se nessuno scegliesse mai. Allegri non è Conte, forse Inzaghi non è ancora l'allenatore che sembra, Mancini ci sta provando, lui che lo è, un allenatore, Zeman, cosa volete, gli esoneri non contano, ma questo Di Francesco, signori miei (mi parla il CT dal cuore), questo Di Francesco che ti prepara non solo un bel "crepuscolo degli dei" dopo Natale, ma anche lo schemino perfetto su punizione, come si fa a non elogiarlo?
    Dopo la sconfitta col Palermo, avevo cercato di illustrare qualche piccola pecca sui calci piazzati, ora non mi resta che togliermi il cappello, davanti al gol di Zaza, e salire sul carro dei vincitori con la coscienza a posto. Erano in otto a presidiare l'area, otto maldisposti, molli giocatori del Milan, sei di questi in linea come uccelli da impallinare. Il dischetto, isolato come un centrotavola di pizzo, nessuno se lo filava. Possibile? Cos'era questa, zona? Zaza, Cannavaro e Missiroli, appostati come tre volponi sullo spigolo più lontano dell'area piccola, attendevano soltanto un altro cross perfetto di Berardi. Questo qui le calcia forte e a giro anche dalla trequarti, figuriamoci un calcio d'angolo. De Sciglio marcava blandamente Zaza (perché De Sciglio, poi? Forse era zona, non so dire), quando il doppio blocco di Missiroli e Cannavaro, scaltrissimo quest'ultimo a piegarsi in avanti e a sporgere in fuori comicamente il posteriore, ha permesso al nostro bomber di uscire libero verso il dischetto, con un movimento convinto a mezzaluna. Pizzo deflorato, l'impatto col pallone, lasciamo perdere.. su internet il filmato scatta sul più bello, spezza la continuità dell'impatto, non ci sta dietro. Troppo forte il cross, troppo rapida l'esecuzione, i tempi irripetibili.  Colpo da bomber puro, sberla azzurra: 9 in intelligenza motoria.  

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