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  • Sassuolomania: Lirola ha cominciato a spingere

    Sassuolomania: Lirola ha cominciato a spingere

    • Luca Bedogni
    Il tifoso sassolese che per caso avesse visto la partita di mercoledì sera tra Udinese e Fiorentina, si sarebbe di certo stupito della compattezza di squadra e dell'attacco bianconero. Iachini sembrava aver trovato la soluzione di quasi tutti i suoi problemi in un 4-3-1-2, con De Paul trequartista dietro allo strapotere fisico di Zapata e Perica. In cuor suo, questa domenica, lasciata ogni speranza nel parcheggio, il tifoso sassolese s'incamminava verso lo stadio macinando brutti presentimenti.

    Chi marcherà quei due bestioni? Acerbi ha tutto il diritto di essere stanchissimo e Cannavaro è out; Antei basterà? E Lirola, riuscirà ad assorbire i movimenti di Perica? Poi questo De Paul, non metterà in crisi Magnanelli -da qualche giornata non proprio lucidissimo- come ha fatto con i due registi della Fiorentina? A risollevare il tifoso neroverde però, ci ha pensato subito Iachini, con le sue scelte davvero discutibili: Perica e Zapata a riposo, dentro Peñaranda e Thereau. Inoltre Badu, mezzala sostituita da Jankto, era indisponibile. Udinese dunque meno intensa a centrocampo, e molto più leggera in attacco.

    Detto tra parentesi, questo giovanissimo Peñaranda ('97) avrebbe potuto interpretare benissimo la parte di Rufio, il capo dei Bimbi Sperduti nel film Hook-Capitan Uncino, se solo fosse nato a Pittsburgh negli anni Settanta, come l'attore e ballerino statunitense Dante Basco. Dopo un avvio da leader spaccone, della serie adesso vi punto e spacco tutto, si è dissolto, fermato ripetutamente da Acerbi. Invece Thereau non è stato proprio avvistato, né come attaccante né da trequartista, nel momento in cui Iachini si è accorto di aver sbagliato formazione e ha inserito Zapata, al posto di uno spaesato e irriconoscibile De Paul.

    La partita il Sassuolo l'ha vinta coi terzini. Al contrario della viola, la squadra di Di Francesco ha saputo innescare con una continuità vincente, soprattutto nella prima frazione di gioco, gli esterni bassi. Al contrario dell'Udinese, che gioca con un terzino bloccatissimo, Heurtaux, e un altro che non si capisce bene cosa faccia (a parte i danni), i padroni di casa hanno raggiunto il fondo con Peluso e Lirola 10 volte.

    In particolare è stato lo spagnolo -con i suoi 7 cross- a far saltare la fase difensiva di Iachini
    , tanto concentrata nella zona centrale del campo. E non a caso il Sassuolo è sceso di più sulla destra, dove lungo la strada, Politano e Lirola incontravano proprio Ali Adnan, l'anello debole della retroguardia friulana. Da lì è nato il gol al 34': Lirola mette questo bel pallone rasoterra su cui si avventano Defrel, il suo marcatore Danilo, e lo stesso Karnezis in uscita bassa. Il più svelto dei tre la tocca per primo, siglando il suo 4° gol in campionato (Icardi, il capocannoniere della Serie A è a 6, ma va considerato anche il numero di presenze: 6 per l'interista, 5 per Gregoire).

    Beninteso, tutto questo non ha impedito all'Udinese di spaventare il Sassuolo nei minuti finali, quando ormai erano entrati oltre a Zapata pure Perica ed Ewandro. Due traverse, un salvataggio sulla linea e un gol annullato: questo il finale al cardiopalma di ieri, questa la pericolosità ritrovata dall'Udinese con il ripristino della coppia d'attacco titolare.

    I ragazzi neroverdi, stremati e contati- chi si appoggiava al palo prima di un calcio d'angolo, chi si accasciava a terra per i crampi-, hanno stretto i denti fino all'ultimo minuto di recupero, meritando di vincere -anche grazie alla fortuna- una partita a lunghi tratti dominata, come dimostrano le percentuali del possesso palla (61% vs 39%), il numero di occasioni create (10 vs 6) e il numero di tiri totali (10 vs 6).

    Ora -non so davvero con quali energie!- testa al Genk, per la seconda partita del girone F di Europa League, che si giocherà alla Luminus Arena giovedì, alle 21:05. Poi, di nuovo il campionato: domenica ci aspetta il Milan di Montella. 

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