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  • Sassuolomania: Mapei Stadium, maledizione dissolta?
Sassuolomania: Mapei Stadium, maledizione dissolta?

Sassuolomania: Mapei Stadium, maledizione dissolta?

  • Luca Bedogni
La maledizione del Mapei Stadium si è forse dissolta? Con la vittoria sulla Sampdoria di ieri per 2-1 parrebbe di sì. Il Sassuolo torna a sorridere tra le mura amiche, dopo una serie infinita di sconfitte casalinghe (ben 5, senza contare quella col Cesena in Coppa Italia).

Era dalla prima giornata del girone di ritorno che non accadeva; dal 15-1-17, quando i neroverdi strapazzavano il Palermo con un 4-1 carico di buoni intenti. Bisognava riprendersi una stagione girata male, imprevedibilmente. Da quel momento in avanti però, arrivarono  soltanto altri tre successi, tutti esclusivamente in trasferta: a Pescara, a Genova e a Udine. E' vero, si è giocato contro la Juve, il Milan e la Lazio, ma sono state soprattutto le disfatte col Chievo e il Bologna a rimanere impresse e a determinare una classifica così deprimente. Partite da vincere. La rimonta di ieri ferma a 6 le sconfitte nel girone di ritorno (non dimentichiamo quella con la Roma all'Olimpico..) e fa salire a 5 le vittorie in queste ultime 13 partite, dal Palermo alla Samp.

Al momento il Sassuolo ha confezionato all'incirca lo stesso numero di punti dell'andata (17 anziché 18), e mancano ancora 6 partite. Dunque, al di là del dato sconfortante da cui siamo partiti, un miglioramento relativo c'è stato. Ma era davvero difficile fare peggio per una squadra come questa.

Detto questo, torniamo un attimo alla maledizione del Mapei dissoltasi ieri. L'interruzione del maleficio durerà probabilmente soltanto per Pasqua e pasquetta, visto che il 23-4, all'ora di pranzo, il Sassuolo incontrerà la squadra che in trasferta ha perso meno (solo 2 volte) e che vanta sempre più il miglior attacco del campionato (75 gol fatti): il Napoli. Con ciò non voglio dire che sarà impossibile, ma quasi. Poi verrà al Mapei la Fiorentina, dopo la gita di piacere ad Empoli.

Quindi non so, prepariamoci a un girone di ritorno in cui, se va bene, e a meno di exploit (quanto ne avremmo bisogno..), vedremo vincere il Sassuolo in casa soltanto tre volte, col Palermo e la Sampdoria, appunto, e ripeto, se andrà bene, anche col Cagliari il 21-5, la penultima di campionato. Questo a voler essere pessimisti (e a sottovalutare i sardi, che invece non lo meriterebbero). Dunque armiamoci di speranza, preparati al peggio. 

C'è poi un altro argomento da trattare, muovendo da un ultimo dato che vorrei sottoporvi: il Sassuolo ha subito 18 gol nei primi 30' di gioco, solo il Pescara ha fatto peggio in tale periodo nel campionato in corso (22). Nel girone di andata si parlava di stanchezza, più precisamente di difficoltà nella rimessa in moto, dopo le trasferte europee. Così i primi 15' diventarono un incubo ricorrente, da riferire agli analisti.

Oggi che i viaggi del giovedì non ci sono più, occorre riflettere. Vedere ad esempio che oltre alla prima mezz'ora di fuoco, anche l'ultima non scherza: in tutto 16 gol subìti tra il 60' e il 90', soltanto 2 in meno. E nei quarto d'ora che precedono e seguono l'intervallo? 7 e 7, per un totale di 14 gol incassati anche nella fascia centrale, a dimostrazione del fatto che, questo Sassuolo qui, i gol li può prendere in qualsiasi momento, indipendentemente dal minuto di gioco. Questi 50 gol (tanti quanti ne ha presi l'Empoli..) sono troppi, punto e basta. Ormai è inutile andarli a collocare nel tempo.

E non mi si dica che quello di ieri è stato fortunoso. Certo che lo è stato, persino di mani, ma l'occasionassima di Schick al 12'? Quel pallonettino lì non va dimenticato.         

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