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  • Sassuolomania: Milan e Napoli nel mirino, ecco perché i 21 punti sono lì..

    Sassuolomania: Milan e Napoli nel mirino, ecco perché i 21 punti sono lì..

    • Luca Bedogni
    Il pareggio di oggi a San Siro mi ha convinto di una cosa: la corsa del Sassuolo deve essere sul gruppo delle squadre attualmente a 21 (Milan, Torino, Napoli), non su Bologna e Verona a 19. Almeno fino alla sosta, poi si vedrà.

    Non accontentiamoci di vincere a Brescia il recupero di mercoledì (che non sarà semplice), per poi vedere come va col Napoli domenica, prima della pausa invernale. Crediamoci, e smettiamola una buona volta di mancare il colpaccio (tipo oggi). De Zerbi adesso deve chiedere di più a sé stesso e al gruppo. È vietato ripetere la traiettoria dello scorso anno con questa squadra qui. Più forte. Non spaventiamoci, suvvia, Torino e Milan si sono rivelati abbordabili, e il Napoli che con quella posizione c’entra poco è in piena crisi. Dobbiamo approfittarne entro Natale.

    È vero, il Milan le sue occasioncine le ha anche avute oggi, non lo nego. Ma è l’impressione generale che conta. Sono un pelino più su e se ci giochi contro non riscontri quella presunta e sbandierata superiorità. Ti chiedi perché Locatelli non stia più al Milan, ad esempio. Semplice, perché non c’è stato nessun allenatore in grado di valorizzarlo. Non avrei scambiato Locatelli per nessun centrocampista del Milan, oggi. E che stesse giocando bene se n’è accorto il bravo Bonaventura: a un certo punto gli ha dato del ‘fenomeno’ per un pallone gettato via con le mani, ma era solo un pretesto, stava rosicando Jack. Anche gli altri, gli ex compagni di Locatelli, si saranno chiesti com’è che non perdeva più un pallone. Questione di manico, signori rossoneri: al Sassuolo c’è De Zerbi.

    La corsa su Milan, Torino e Napoli, almeno per brindare col sorriso a Capodanno, va insomma fatta per tre motivi: uno, i granata sono spersi, quasi disorientati dalla stagione precedente. Non occupano una posizione, vagano smarriti, puoi aspettarti di tutto da loro, come un pareggio con l’Hellas. Due, il Milan adesso andrà a Bergamo contro una Dea super incazzata per la sconfitta di Bologna. L’Atalanta non perderà di certo, al Sassuolo spetta invece una doppia chance (c’è il recupero di mercoledì). Tre, il Napoli arriva domenica a Reggio Emilia mentre sta ancora cambiando pelle. Gattuso e il suo 4-3-3 sono altra roba rispetto al 4-4-2 di Ancelotti: non sarà semplice per Insigne e compagni adattarsi subito (vedere la partita col Parma). Dobbiamo imporre il nostro gioco anche con loro.

    C’è un però, ve lo concedo. Lo scrivo in coda forse per timore, perché non vorrei mai che si avverasse. Ma anche perché mi stanno a cuore i fatti. Il Sassuolo deve affrontare tre partite tostissime in una settimana: oggi il Milan, mercoledì il Brescia (una battaglia al Rigamonti) e domenica il Napoli. Di solito il Sassuolo soffre questi ingorghi del calendario, non riesce a sostenerli. Ci auguriamo che possa, finalmente, stupirci e spiccare il volo, almeno fino al mercato di riparazione delle big. A un mezzo Milan, un mezzo Napoli e un mezzo Toro, preferiamo un grande Sassuolo. 

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