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  • Sassuolomania: poker cinico
Sassuolomania: poker cinico

Sassuolomania: poker cinico

  • Luca Bedogni
Sassuolo cinico è un ossimoro evidentemente. Un ossimoro che porta punti. Con la vittoria (4-1) sul Crotone i ragazzi di De Zerbi salgono a quota sette in classifica e si godono così la sosta nazionali. Tre di loro, Locatelli, Berardi e Caputo, guarda caso tutti e tre a segno dopo la convocazione di Mancini, avranno il privilegio di trascorrerla in Azzurro, e magari anche da protagonisti. Torneranno solo dopo la gara con l’Olanda di mercoledì 14 ottobre, dunque staranno poco con la squadra prima di Bologna-Sassuolo (domenica 18/10, ore 12:30).
 
Ma volevo parlarvi di questo nuovo Sassuolo, un Sassuolo che vince anche giocando maluccio, con cinismo appunto. In fondo è una novità pure questa. Come si fa a dire ‘squadra cinica’ dopo un 4-1? Ebbene è doveroso. Onore al Crotone che ha messo in difficoltà i padroni di casa, e per un’ora buona di gioco è rimasto in partita, meritando quasi (non esageriamo) il pareggio. Un dato su tutti va considerato, il numero di tiri degli uni e degli altri: 8 a 16 in favore degli Squali. Da non crederci, eppure è andata proprio così. Certo, di questi 16 soltanto 6 sono finiti nello specchio (Consigli ha fatto 5 paratine, Cordaz nemmeno una). Ha colpito anche un legno, il Crotone, nel primo tempo: una punizione velenosa del reggianissimo Cigarini. Il Sassuolo invece di tiri in porta ne ha fatti 4, e 4 sono state le reti. Ecco perché lo definiamo cinico malgrado il possesso del 58%. Per ammissione dello stesso De Zerbi nel postpartita, i neroverdi sono stati poco puliti nel palleggio, poco efficaci nella manovra. Insomma meno bellini del solito. Giornate come questa capitano. Vanno messe in conto. La differenza sta nel portarsi i punti a casa lo stesso. Ancor meglio segnando ugualmente quattro gol. A proposito, 9 reti segnate in tre partite, e soltanto 3 subite (che è pur sempre meno della metà). È un altro accenno di novità o mi sbaglio?
 
Forse ho fretta di tracciare differenze rispetto all’anno scorso, a fronte di un mercato estivo piuttosto conservativo. Non vendere era la priorità, e avere ancora Locatelli e Boga a un passo dalla chiusura del mercato è commovente. Un grosso sforzo da parte della società. Ecco perché da adesso in avanti dobbiamo spostare la nostra attenzione sui cambiamenti che riguardano il campo. L’acquisto migliore per il Sassuolo 20/21 non è tanto, secondo il consueto schema retorico, la conferma di un Boga o di un Locatelli (richiestissimi entrambi); pensarlo sarebbe già un errore, un modo come un altro di sedersi. È un campionato diverso, questo, con equilibri diversi, tutti da definire. E il livello sale di anno in anno. Servono perciò nuove armi, anche tattiche e strategiche. Benvenuto il cinismo, dunque, così come una più accorta fase difensiva.   

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