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  • Sassuolomania: possiamo far male a questa Inter, ma prima viene l'Atalanta..

    Sassuolomania: possiamo far male a questa Inter, ma prima viene l'Atalanta..

    • Luca Bedogni
    Alla ripresa del campionato il Sassuolo dovrà affrontare due partite molto complicate. La prima a Bergamo, domenica 21, contro l’Atalanta di Gasperini, la seconda a Milano, mercoledì 24, contro l’Inter di Conte. E quando scrivo “complicate”, non mi riferisco solo agli aspetti tecnico-tattici. Sono tra le squadre più fisiche della Serie A, Inter e Atalanta. Il Papu in un’intervista recente si è detto stupito, quasi commosso, nel rivedere la corsa e le doti atletiche di certi suoi compagni (i soliti Freuler, Gosens, Hateboer..). Come se la parentesi infausta del coronavirus non le avesse compromesse. Abbiamo tutti negli occhi i primi venti/trenta minuti della Juve col Milan in Coppa. Partire a valanga per tramortire l’avversario si può. Dopo si giocazza.

    Ebbene, temo che sarà quello che proveranno a fare Atalanta e Inter contro il Sassuolo. Vorranno premere sull’acceleratore nei primi minuti per generare incertezze, sapendo che la squadra di De Zerbi non rinuncia ai suoi princìpi. Cercheranno di giocare sulla “ruggine” del palleggio neroverde. L’Inter, tuttavia, non fa la stessa paura dell’Atalanta. Se gioca come contro il Napoli ieri sera, con quel centrocampo lì, il Sassuolo ha molte armi per farle male. Ci palleggia dentro.

    L’Atalanta invece può toglierti il pallino e chiuderti in una metà campo. I risultati dell’andata si somigliano, ma Sassuolo-Atalanta (1-4) fu una cosa, Sassuolo-Inter (3-4) tutta un’altra, va ricordato. Ecco perché temo di più la partita di domenica sera. Soprattutto considerando che è la prima dopo un lungo e inquietante stop. Potrebbe arrivare la secchiata in faccia. Perciò bisogna alzare tutti i livelli d’allerta e d’attenzione.

    Paradossalmente la Scala del calcio incute meno timore del Gewiss Stadium. Ma entrambi gli stadi, lo sappiamo, saranno vuoti. Questo è un fattore in più o in meno, a seconda delle abitudini di ciascuna squadra. Di certo a Bergamo il pubblico è sempre infuocato, e la Dea si accende e si entusiasma guidata dal temperamento della sua gente. Cosa succederà senza? Potrebbe beneficiarne a sorpresa la squadra ospite? Non è da escludere. Aggiungo inoltre che l’Atalanta di quest’anno le sue maggiori fortune le ha fatte fuori casa. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare da tali premesse (stadio caldo, campo sempre ostico ecc..), i ragazzi di Gasperini hanno vinto in casa tanto quanto il Sassuolo, ovvero 6 volte. Ne hanno perse 4, a Bergamo, e pareggiate 2. Fuori invece hanno vinto come la Juve e la Lazio, ben 8 volte, e sono dietro solo all’Inter per punti fatti in trasferta (28 vs 29).

    Il Sassuolo infine dovrà stare attento a non assumere inconsciamente il ruolo di vittima sacrificale. L’Atalanta giocherà infatti non solo per i tre punti ma per il riscatto di una intera città colpita pesantemente dal coronavirus. Avranno uno scopo più alto a cui votarsi, loro che hanno ancora nelle orecchie il suono delle sirene delle ambulanze e negli occhi i carri militari che trasportano le salme. Allora, malgrado tutto, ci sarà comunque il fattore casa. Sarà solo più strano e inedito. Invisibile. E per ciò, sportivamente parlando, ancora più insidioso per la squadra ospite.       
     

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