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  • Sassuolomania: quanto e come ha speso il Sassuolo rispetto all'anno scorso

    Sassuolomania: quanto e come ha speso il Sassuolo rispetto all'anno scorso

    • Luca Bedogni
    Come a fine agosto dell'anno scorso, terminata la sessione estiva di mercato, e considerando esclusivamente le spese effettuate, troviamo 4 squadre in pole. Dati freddi, quelli economici, ma sempre fino a un certo punto. La Juventus, con i suoi bei 161,7 milioni sganciati, da un lato si avvicina finalmente agli investimenti dei top club europei, dall'altro si stacca dalle rivali italiane, l'Inter e il Napoli, rispettivamente ferme a 113,8 e 112 milioni. I partenopei, grazie all'operazione Higuain, prendono dunque il posto che il Milan aveva occupato l'anno scorso. L'Inter invece - ricordo che sto parlando solo delle spese fatte- si conferma, anzi rilancia candidandosi a un ruolo di primo piano nella stagione 2016/2017 (occhio però al saldo negativo di -102,9 milioni!). Segue la Roma, poi, a una distanza significativa di circa 30 milioni, a quota 81,1.

    Ecco, a questo punto registriamo il solito, pesantissimo gap che separa le prime quattro dalle inseguitrici: là dove sorprendeva il Bologna inizio gestione Saputo, è arrivata quest'anno la Sampdoria spendendo 34,3 milioni. Poi viene la Lazio (33,5 mln), anch'essa molto più attiva dell'anno scorso, quando investiva circa la metà.

    Per arrivare al Sassuolo, cioè ai suoi 16,1 milioni in uscita, bisogna oltrepassare la fascia in cui stazionano Milan (25,5), Torino (24,25) e lo stesso Bologna (21,9). Appena sotto ai neroverdi si aggirano intorno alle stesse cifre Fiorentina (14,35) e Palermo (14,7 mln), poi c'è il gruppone composto da Atalanta, Cagliari, Genoa, Udinese e Pescara, tra gli 11 e gli 8 milioni, infine le tre Cenerentole, Crotone (4,8), Empoli (2,2) e Chievo (0).

    Questo, per collocare a bocce ferme il Sassuolo, e per valutare al meglio le operazioni di mercato portate a termine in vista della stagione 2016/2017. Giova ricordare che di questi tempi, l'estate scorsa, il club di Squinzi aveva speso 24,85 milioni. Ma come?! Proprio l'anno dell'Europa League, assistiamo a un calo così vistoso?!

    Si tratta di un'illusione numerica, in realtà, e proverò a spiegarvi il perché. Intanto, se non ci fosse stato da riscattare Berardi (10 mln), nel 2015 il Sassuolo avrebbe speso anche meno dei 16,1 di questa estate. Inoltre, qualora volessimo aggiungere gli 8 milioni investiti a gennaio per Sensi (5) e Mazzitelli (3), raggiungeremmo presto una cifra simile a quella dell'anno scorso, ovvero di 24,1 milioni. Ed ecco che magicamente il club di Squinzi arriverebbe all'altezza delle spese di società come Milan e Torino, precisamente le due candidate rivali alla prossima Europa League.

    Non si potrà tacere poi di quello che, ad oggi, risulta certamente un affare: parlo di Matri. Mentre nel 2015 uscivano dalle casse neroverdi 7 milioni per Defrel, quest'anno il colpo del Sassuolo è costato praticamente solo l'ingaggio del giocatore. E stiamo parlando di un usato sicuro..

    Escluso Sensi e il riscatto di Politano (3,5 mln), le operazioni più costose sono state quelle relative a due difensori, Timo Letschert dall'Utrecht e Gian Marco Ferrari dal Crotone, entrambi a 4 milioni. La differenza è che nel secondo caso, il difensore resta in prestito al Crotone, mentre nel primo l'olandese fa già parte della rosa.

    Negli ultimi giorni poi, il Sassuolo ha sistemato il parco attaccanti. A causa della sconfitta a tavolino contro il Pescara, avrete senz'altro sentito parlare di Antonino Ragusa, l'attaccante esterno preso dal Cesena per 2,6 milioni. Oltre a lui, da ieri fanno parte della rosa il promettentissimo Federico Ricci (in prestito dalla Roma), esploso l'anno scorso nel Crotone e protagonista assoluto della promozione in A (11 gol in 36 presenze), e Pietro Iemmello, comprato a 2 milioni dallo Spezia, dopo aver segnato in due anni 45 gol in Lega Pro con la maglia del Foggia.

    Avrete notato una cosa: sono tutti affari che vanno a rinforzare la rosa in ogni reparto. Non si può dire dunque che il Sassuolo sia stato lì a guardare. Certo è che la partenza di Sansone e Vrsaljko se da una parte consente di mantenere un saldo positivo di +15,1 milioni, dall'altra, cioè da un punto di vista tecnico/tattico, lascia vuoti pesanti. Ci voleva Zappacosta, ma l'affare si è complicato proprio sul più bello. Quanto al ruolo di esterno alto sinistro, staremo a vedere chi lo ricoprirà con maggior continuità. Al momento un titolare inamovibile come poteva esserlo Sansone non c'è. Defrel? Politano? Ricci? Tutti mancini.. Chi di loro sarà il più adatto? Non dimentichiamoci poi dell'unico destro rimasto che è Ragusa.. ma sarà all'altezza?

    Da segnalare infine prestiti e cessioni prevedibili: da Laribi (Cesena) a Trotta e Falcinelli (Crotone), da Ariaudo (Frosinone) e Longhi (Pisa), a Fontanesi e Sbrissa (Brescia).

    Un mercato nello stile del Sassuolo, basato sull'italianità e sui giovani. Un ulteriore segno di coerenza, di progettualità. Con la possibilità di correggere in itinere, a gennaio, le molte scommesse avviate, i rischi che la società si è, non nascondiamoci, evidentemente presa.

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