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  • Sassuolomania: ragioniamo insieme sul futuro di De Zerbi

    Sassuolomania: ragioniamo insieme sul futuro di De Zerbi

    Ho riflettuto un bel po’ prima di commentare l’intervista rilasciata da De Zerbi a La Gazzetta dello Sport martedì scorso. Era piena di spunti interessanti che tralascio di proposito, uno su tutti quel Caputo-Schillaci suggerito a Mancini, il quale ha risposto ieri, sempre sulla rosea, con un’apertura un po’ freddina (“Se ripete la stagione in corso lo considererò senz’altro”).
    Voglio infatti andare dritto al cuore dell’intervista, ossia al punto in cui De Zerbi dice: “Dovesse arrivare la proposta di una grande, la considererei e verificherei se ci sono le condizioni per lavorare bene. Sono pronto da due anni per una grande squadra, ma mi diverto ad allenare questi giocatori”.

    Riflettiamo dunque sul futuro del tecnico neroverde.
    Condensato in due periodi, qui sopra c’è tutto il Mister. Anzitutto il blasone di una big non basterebbe di per sé a convincerlo, più importanti e necessarie sono “le condizioni per lavorare bene”. Poi c’è uno slancio di autostima abbastanza sorprendente e che suona simile a un “sono nato pronto”, anche se in realtà non vuol dire proprio la stessa cosa. Vuol dire più o meno questo: conosco l’efficacia della mia proposta di gioco, in particolare dopo le esperienze di Foggia e Benevento. Infine la frenata passionale-ludico-affettiva (“ma mi diverto ad allenare questi giocatori”) ci parla di un altro aspetto del carattere del Mister: la riconoscenza e l’attaccamento maturati passo dopo passo in un vissuto scelto e condiviso. Sassuolo al momento è questo per De Zerbi.
     
    Ma cerchiamo di non essere troppo romantici e prendiamo la classifica cristallizzata alla 26esima giornata per quella che è.
    Guardiamo in alto e valutiamo le possibili pretendenti. Non credo infatti che De Zerbi si sposterebbe da Sassuolo per andare al Torino, alla Samp o alla Fiorentina. Non c’è salto con queste squadre. Potrebbero invece sedurlo altre sirene. Escluderei in partenza le prime quattro, a meno di sorprese improbabili riguardati Simone Inzaghi e dunque la panchina della Lazio.

    Le tre squadre che mi spaventano sono Roma, Napoli e Milan. Il 4-2 inferto ai giallorossi nella gara di ritorno è un asso nella manica più che un biglietto da visita, tuttavia credo che Fonseca abbia ancora dei margini di fiducia all’interno di quel progetto. Al Milan si è fatto un gran parlare di Rangnick, finora, ma ultimamente sembra una pista meno calda. Penso che in ogni caso, a torto o a ragione, avrà un certo peso il precedente Giampaolo. De Zerbi non è Giampaolo, ma per un errore di prospettiva credo che possa essere ‘sentito’ dalla piazza e dagli attuali dirigenti rossoneri come una soluzione analoga.
    La società però che mi spaventa di più è il Napoli.

    Ricordo bene Sassuolo-Napoli… Per tutto il primo tempo fu una lezione di calcio, poi Mertens cambiò la partita nella ripresa. Gattuso è un profilo più modesto, se confrontato a De Zerbi. Parlano il campo e le idee. Tuttavia Gattuso ha un suo fascino, un suo spessore, e comunque ha già battuto la Juve di Sarri, l’Inter di Conte, e ha pareggiato pure col Barça.
    Insomma, se il campionato dovesse (speriamo di no) concludersi con queste posizioni, l’avvicendamento Gattuso-De Zerbi sarebbe un colpo di scena piuttosto sorprendente. Lo stop per coronavirus arriva infatti in un momento in cui i due allenatori stavano facendo bene, ma l’impressione era che De Zerbi stesse preparando una volata finale coi fuochi d’artificio.

    Questo stop congela di fatto quasi tutto e involontariamente potrebbe diventare causa di un mercato un po’ bloccato, o meglio conservativo. E ciò, paradossalmente, potrebbe anche giovare a De Zerbi, che in questo modo, saltando a piè pari le trappole dell'ambizione, potrebbe trovarsi a lavorare per il terzo anno consecutivo a Sassuolo, in un progetto a sua immagine e somiglianza, già avviato e sofisticato come piace a lui, e dunque solo da perfezionare. Ad oggi infatti la domanda da porsi è soltanto questa: è più probabile che il Sassuolo diventi la nuova Atalanta con De Zerbi o che De Zerbi spacchi tutto al primo colpo in una big? Io –sono onesto- non saprei davvero rispondere.

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