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  • Sassuolomania: serve altro

    Sassuolomania: serve altro

    • Luca Bedogni
    La sconfitta con l'Inter ci sta, per carità divina. Dopo un primo tempo discreto, in cui però si aveva come l'impressione che i nerazzurri potessero colpire da un momento all'altro, è arrivato il gol decisivo di Candreva nella ripresa. Subito, al 47'.

    Vediamo come è nato. Antei fa una cosa proprio arrischiata, per non voler dire sbagliata, in uscita col pallone: abbassatosi e allargatosi a destra di Consigli, cerca con un lob il piccolo Sensi appena oltre la propria trequarti. Sensi in mezzo al campo si allunga di testa perché il pallone è lungo, impreciso in una zona dove occorre la massima precisione. Niente da fare, non ci arriva. Pellegrini, dietro di lui, all'altezza del cerchio di centrocampo e in vantaggio su quel volpone di Felipe Melo, pensa che ci arrivi, così resta un po' piantato. In quel mentre, Melo che appunto è un volpone, capisce che Sensi non ci arriverà mai, e decide di avanzare verso la traiettoria del pallone ormai pizzicato di testa dal piccoletto. Palla rubata con difesa avversaria apertissima. Joao Mario vince il contrasto, un tiro, Consigli respinge, Dell'Orco chiude su Icardi, rimpallo, Candreva la sbatte in porta con violenza.

    In altre occasioni era andata e andrà meglio al Sassuolo, per questo la partita è finita solo 0-1. Non che i neroverdi abbiano giocato male, no. E' che punto primo, sono decimati, punto secondo, sono decimati, punto terzo, sono decimati. Alla fine perdere 0-1 con un Inter così farcita di campioni, in un momento tragicomico com'è quello che sta passando il Sassuolo, è già qualcosa. Può essere più soddisfatto, forse, Di Francesco che Pioli, per la risposta di cuore e carattere dei suoi giocatori. Dico così perché quando schieri Dell'Orco su Candreva per necessità, Lirola su Perisic per necessità, e non hai cambi di livello in attacco o centrocampisti sani, cosa vuoi fare? Dove vuoi andare? E' già tanto che non abbia preso 3 gol, questo Sassuolo.

    La differenza tra questo girone d'andata e quello dell'anno scorso sono gli scontri con le grandi: nel 2015/2016 ne hai vinti molti, quasi tutti, quest'anno praticamente nessuno.  

     Voglio per finire spezzare una lancia in favore di Dell'Orco. E' stato chiamato in causa due volte, una con la Lazio, all'Olimpico, una ieri, contro l'Inter. Felipe Anderson e Candreva, non proprio i più scarsi della serie A. Lui, al di là di qualche errore, si è ben comportanto, soprattutto ieri con Candreva. Nella gestione del pallone ha mostrato anche una buona personalità riducendo al minimo le forzature. Cosa che per esempio dall'altro lato del campo Lirola non ha fatto. Si è parlato forse troppo bene e troppo presto dello spagnolo, occorre invece che maturi, perché se continua a deludere così, quando torna Gazzola, Di Francesco lo rimetterà dritto in panchina. Adesso ci aspetta il Cagliari, una delle partite più importanti dell'anno.

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