Guardando il calendario, a sensazione, tra domenica e le prossime due settimane iln Sassuolo potrebbe imprimere una decisa accelerata. L’Atalanta a Reggio Emilia, quindi il Cagliari in una Sardegna colpita nei giorni scorsi da un’immane tragedia umana, e il Chievo Verona nuovamente al 'Mapei Stadium'; tre impegni sulla carta che potrebbero portare punti.

Pensieri purtroppo puntualmente smentiti nel passato nemmeno troppo lontano, specie se si ripensa alla gara di Parma allora forse possibile spartiacque. Nella cattiva, ma anche nella buona sorte. Perché se il calcio non è ne il calcio balilla ne il subbuteo con il Sassuolo novello di A, fare pronostici diventa vera e propria impresa.

Pareggiando a Napoli prima e a Roma poi, a dispetto di chi dava i neroverdi come cenerentola assoluta di questa massima serie, il Sassuolo ha mandato in tilt le quote dei bookmakers che “pagavano” i risultati positivi degli uomini di Di Francesco con quote altissima. Massima sfiducia dissoltasi anche grazie al carattere messo in mostra sia al 'San Paolo' che all’ “Olimpico”.

Nel post Inter, il Sassuolo ha saputo recitare la parte del leone in diverse circostanze: con il Bologna quando era con l’acqua alla gola, a Genova contro la Sampdoria in un’altra sfida senza domani. Due i successi sulle totale dodici uscite, arricchiti da pareggi importanti. Ecco perché, il 'battezzare' le partite con Juventus e Fiorentina, le ultime due di un 2013 che a prescindere passerà alla storia, come già scritte, non avrebbe un briciolo di senso.