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  • Sassuolomania: una gioia pericolosa
Sassuolomania: una gioia pericolosa

Sassuolomania: una gioia pericolosa

Quando una partita del genere finisce in questo modo, cominci a percepire nettamente il vento favorevole che ti sospinge. Ed è una gioia assai pericolosa.

Pensate all'occasionissima che Dionisi si è trovato sui piedi nel primo tempo, a due metri dalla porta, o al palo di Kragl nel secondo, e a quello scheggiato un paio di minuti dopo da Ciofani. Vi basta? Ce n'è ancora: Politano, l'autore del gol decisivo, piovuto dal cielo al minuto 85, appena entrato al posto di Sansone è intervenuto in area, leggermente in ritardo, rischiando il fallo da rigore.

Potremmo fermarci qui, ma c'è un ultimo dettaglio che non vorrei mai che vi sfuggisse, proprio nell'azione del gol. Bravissimo Duncan in serpentina a liberare Berardi sulla sinistra, bravo Berardi a metterla, ok, e Politano a seguire, e a colpire di destro che non è il suo piede, tra l'altro da posizione quasi impossibile. Fin qui tutto bello, tutto meritorio, eccetto un fatto, travolto dal tempo e insieme dalla carrellata della telecamera: sulla linea dell'ultimo passaggio, Crivello inciampa fatalmente mentre prova a chiudere il taglio di Falcinelli. La sua caduta consentirà al pallone di attraversare tutto lo specchio della porta e di finire perfettamente sui piedi di Politano. Qui c'è del tragico, secondo me, c'è lo sgambetto del destino, la frecciata invisibile di un dio.

Ancor più sentiti allora, andranno i complimenti al Frosinone retrocesso, a un Frosinone retrocesso così, con onore, tra gli applausi del pubblico di casa e degli stessi neroverdi.

Naturalmente sottolineare tutte queste cose non significa togliere i meriti a un Sassuolo altrettanto valoroso, tutt'altro. Significa però non dare per scontata sul più bello la fortuna, perché navigare col vento in poppa è sì comunemente ritenuto un vantaggio, ma è anche l'andatura più pericolosa. 

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