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  • Sassuolomania: vincere a Firenze, segnare molto più del Milan (che è solo a +6)

    Sassuolomania: vincere a Firenze, segnare molto più del Milan (che è solo a +6)

    • Luca Bedogni
    Fiorentina-Sassuolo (1-3) è stata una delle partite giocate peggio dai neroverdi nell’era post lockdown, nondimeno la banda di De Zerbi ha portato a casa i tre punti, segnando gli ormai soliti tre gol e subendone soltanto uno. Quando dico peggio non intendo immeritatamente, figuriamoci. Il gioco non è stato così preciso e brillante come contro l’Inter, tutto qua. A inizio gara c’era impaccio e imprecisione, poteva succedere di tutto (San Pegolo su Chiesa), ma grazie a Djuricic (rigore procurato e assist) e Defrel (doppietta) la partita si è messa un po’ in discesa, salvo poi complicarsi nella ripresa, a livello di gestione, nonostante il 3-0 di Müldür (primo gol in Serie A) arrivato al 61’. Nel finale sofferto, per la stanchezza e per la testardaggine disordinata della Viola, Cutrone ha accorciato le distanze al 90’, lasciato solissimo in area non si sa bene perché. Ma questa non vuole essere una ramanzina pedante. Era semplicemente per ricordare che alle volte fai qualcosa di grande e ti resta in mano un pugno di mosche, delle altre fai bottino pieno, magari anche meritando come nel caso di Fiorentina-Sassuolo, però lo fai senza magia. E a un certo punto va anche bene così, significa che è arrivato il momento di raccogliere quanto di buono sembrava seminato invano. In fondo questi ragazzi stanno giocando ogni tre giorni, non sono delle macchine.
     
    Ma del coraggio di andare a Firenze tenendo in panchina Berardi e Caputo ne vogliamo parlare? De Zerbi si sta rivelando allenatore estremo anche per quanto riguarda il turnover. Anzi, forse proprio questa esperienza singolare gli sta dando modo di aggiungere un tratto di originalità alla sua figura. Nessun altro rischierebbe tanto a metà classifica. Pare che la turnazione, laddove non necessaria, venga assunta da lui come un nuovo strumento di lavoro, o meglio, un nuovo modo di pensare calcio. È un’occasione per scoprire e valorizzare la ricchezza della sua rosa. E quando cambiando i protagonisti in campo, lo spartito più o meno non varia, questa cosa è sempre un segno. Purtroppo a guastare un po’ le sperimentazioni, dopo l’infortunio di Toljan a Bergamo è arrivato in questi giorni quello di Obiang (lesione adduttore coscia sinistra). Un giocatore che aveva raggiunto un livello spaventoso in Inter-Sassuolo e che era tornato utilissimo nella rimonta contro il Verona. Anche al Franchi sarebbe servito molto, sia dall’inizio che nella ripresa. Proprio la sua assenza temo si sia fatta sentire nel secondo tempo, quando De Zerbi aveva a disposizione un solo cambio, Bourabia, per far rifiatare uno solo dei due mediani (Locatelli). Fortunatamente Magnanelli è un giocatore vero.  
     
    Con questa vittoria il Sassuolo sale a 37 punti in classifica, a -6 dal Milan settimo, che ieri sera ha pareggiato a fatica con la Spal. La cosa impressionante sono i gol fatti dai neroverdi: 51, ben 12 reti in più dell’anno scorso alla 29esima giornata. Il Sassuolo è il sesto miglior attacco del campionato. Pensare che il Napoli segna meno (46), è un’emozione. Pensare poi che il Milan segna molto di meno (36), una goduria. Tornando alla scorsa stagione, confrontiamo infine i gol subìti. E qui sinceramente sono stupito, credevo che il Sassuolo di quest’anno ne prendesse un po’ di più. Invece il dato è abbastanza stabile: erano 49 allora, oggi sono 50. Quel maledetto Cutrone al novantesimo…  

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