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  • Scaroni: 'Su Rangnick o Pioli decide Gazidis, Elliott si fida. Bilancio in difficoltà, ma il futuro è solido. Maldini...'

    Scaroni: 'Su Rangnick o Pioli decide Gazidis, Elliott si fida. Bilancio in difficoltà, ma il futuro è solido. Maldini...'

    Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha concesso una lunga intervista al Corriere della Sera per parlare del momento dei rossoneri nel presente, post-vittoria sulla Juventus, e del futuro sia societario che sportivo.

    LA JUVE - "Sa che le dico? Quando ci si sveglia dopo aver vinto, si sta molto meglio. Un partitone memorabile, di quelli che ci ricorderemo per anni. Ho parlato con Pioli: gli ho fatto i complimenti, anche chi non ha giocato benissimo ha dato l’impressione di far parte di un team motivato che si diverte a giocare a calcio. Mi sembra che Pioli sia riuscito a creare una squadra vera"

    RANGNICK E PIOLI - "Su queste scelte ho totale fiducia in Gazidis, che d’altra parte ha la totale fiducia dell’azionista, e che, come logico, ne porterà la responsabilità. Gazidis si confronta con me, ma non sulle cose tecniche, piuttosto su come gestire certe situazioni".

    RIVOLUZIONE - "Non credo Gazidis abbia già deciso alcuna rivoluzione. Detto questo, è doveroso che l’ad esplori nuovi orizzonti".

    MALDINI - "Ho eccellenti rapporti con lui. Se resta va chiesto a lui"

    COVID - "Le squadre di calcio sono fatte per giocare a calcio, il pallone è un elemento chiave nel divertimento degli italiani e poi ci sono i conti. I tifosi sognano ma se i nostri bilanci fanno acqua, non possiamo essere competitivi. Il Covid è costato circa 30 milioni, tra mancati incassi da stadio e qualche entrata in meno dagli sponsor. Abbiamo dovuto posticipare molte decisioni, di mercato e non solo: le prenderemo ad agosto".

    BILANCIO - "Come in tutti i business, ci vogliono proprietà solide. Certo guardiamo con rammarico ai conti ma con Elliott non è in pregiudizio il futuro del Milan, altri sono più in difficoltà. Con il Financial fairplay non c’è altra scelta: bisogna aumentare i ricavi".

    STADIO - "Credo siamo sulla strada giusta. Il Comune ci ha fatto una proposta che non ci piace molto perché ha ridotto le nostre richieste di costruzioni, ma che abbiamo accettato perché dovrebbe risolvere la parte politica della questione. Oggi sono ragionevolmente ottimista, mi sembra che il Comune abbia sposato il progetto di avere uno stadio nuovo e anche l’opposizione lo veda con favore"

    2024 - "Lo stadio sarà pronto per il 2024. Ci sarà una fase in cui il nuovo stadio sarà completato e San Siro sarà ancora in piedi: deciderà il sindaco dove svolgere la cerimonia, mi sembrerebbe strano non usare l’impianto nuovo. Poi partirà la rifunzionalizzazione di San Siro, che ci costerà 74 milioni e consentirà di salvare parti del vecchio stadio in un parco dello sport"

    IL FAIR PLAY UEFA - "Ogni tanto parlo con qualcuno che dice di sapere tutto di calcio e a un certo punto gli chiedo: “ma sai come funziona il fair play finanziario? No? Allora non sai nulla del calcio”. Il Barcellona dallo stadio ha ricavi per 159 milioni, il Real per 145. Noi per 30: 115 milioni è il monte ingaggi di un grande club. Per capirci, con i proventi da stadio, ci compriamo una squadra intera. Non c’è contraddizione tra lo stadio e i risultati sportivi. È la strada di tutto il mondo".

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