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  • Schick, con Di Francesco è gelo: ha tre partite per tenersi la Roma o sarà addio
Schick, con Di Francesco è gelo: ha tre partite per tenersi la Roma o sarà addio

Schick, con Di Francesco è gelo: ha tre partite per tenersi la Roma o sarà addio

  • Andrea De Luca
Un futuro racchiuso in una settimana. Patrik Schick si gioca tutto in sette giorni, sul campo e fuori. Con la testa divisa fra pallone e mercato, il giovane attaccante si prepara a vivere un finale d'anno coi botti (anticipati). Sette giorni all'insegna della ricerca di un riscatto che a Roma sembra non arrivare mai. E allora l'idea di rimettersi in gioco in un ambiente diverso, lontano dalla Capitale, si fa strada nelle ultime ore in maniera sempre più concreta.

ULTIMA SPIAGGIA - L'amore fra il ragazzo di Praga e la piazza giallorossa non è mai scoppiato. Schick ha vissuto un primo anno "di assestamento" non facile ed un secondo ai limiti del fallimentare. Rimasto in rosa per svolgere il non congeniale ruolo di vice-Dzeko, ha collezionato in questo 2018/19 una sola rete in quindici apparizioni fra Serie A e Champions League, dimostrando a più riprese di non essere a suo agio nella posizione di vero nove. Stasera tornerà a Torino da titolare, in quello Juventus Stadium dove esattamente un anno fa cominciò l'incubo con un errore clamoroso a tu per tu con Szczesny. Juventus, Sassuolo e Parma - i tre impegni dei giallorossi da qui a fine dicembre - hanno il sapore di un'ultima spiaggia per riaccendere l'entusiasmo perduto.

RITORNO ALLE ORIGINI? - La scarsa integrazione di Schick nei meccanismi di Di Francesco ha portato inoltre a una rottura fra i due. Da qui la presa di posizione maturata nelle ultime ore dal classe '96. In caso di riconferma del tecnico abruzzese il giocatore sarebbe tentato dall'idea di cambiare aria. La Sampdoria si è informata e un ritorno a Genova appare ad ora la pista più percorribile, con l'opzione di un prestito secco o di un eventuale scambio di prestiti col polacco Kownacki. Con una maglia giallorossa e una blucerchiata sotto l'albero di Natale, sta a Schick decidere quale futuro regalarsi.

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