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  • Schillaci a CM: 'Balotelli non è il solo colpevole del disastro Mondiale. Vergognoso il tutti contro tutti dopo l'Uruguay'

    Schillaci a CM: 'Balotelli non è il solo colpevole del disastro Mondiale. Vergognoso il tutti contro tutti dopo l'Uruguay'

    • Luca Cellini
    "La scena più incredibile a cui mi è capitato di assistere in carriera non riguarda una partita di calcio ma un ritiro. Mi trovavo in un albergo con la Nazionale, quando entrai ad un certo punto nella stanza di Roberto Baggio e trovai quest’ultimo quasi in catalessi. Capii che fosse in preghiera perché aveva una statua in miniatura di Buddha davanti a sé, ma sembrava quasi in coma e quando lo chiamai, e lui non mi rispose, mi spaventai. Una volta fatta l’abitudine a quella sua pratica, quante gliene dissi… Però Baggio era così: aveva momenti suoi, distaccati dalla realtà e credo che facesse fatica a vivere il calcio delle mille attenzioni, legato a quel suo modo di vivere la religione".

    Calciomercato.com incontra Totò Schillaci, l’indimenticato bomber di Italia ‘90’, a  margine di un evento organizzato dal  celebre comico Giorgio Panariello, da titolo "Senti se c'ha un amico". Asciugate le lacrime per l’eliminazione dell’Italia dal Mondiale, cosa rimane dell’avventura azzurra a Brasile 2014?

    "Quasi ho provato più vergogna per le accuse reciproche nel gruppo di Prandelli al momento del ritorno che per le sconfitte contro Costa Rica ed Uruguay. Un tutti contro tutti che non è da Nazionale. Quando si gioca per l’Italia si deve dare quel qualcosa in più, anche dal punto di vista comportamentale, perché sai che hai responsabilità supplementari visto che indossi una maglia speciale. Noi nel ’90 lo facemmo e chissà come sarebbe finita senza quell’errore di Zenga. Oggi invece la Nazionale è quasi un qualcosa di scontato. L’unico gesto che mi piace sottolineare è quello di Romulo: un passo indietro prima di partire per il Brasile a causa dei suoi problemi fisici. Alla fine ha avuto ragione lui, perché non c’era ed ha fatto un qualcosa di encomiabile".

    E adesso, chi prendere per il dopo Prandelli?

    "Non faccio nomi, altrimenti il giorno dopo esce il titolo con "Schillaci candida questo o quell’altro". Serve però una guida forte, un c.t. che riporti il senso di appartenenza e della disciplina, ma soprattutto del voler fare gruppo, i suoi dogmi principali. Prima i valori umani e poi i risultati di squadra’.

    E’ mancato anche un bomber agli azzurri. Deluso da Balotelli?

    "Non è lui il colpevole dell’eliminazione anche se, come sempre, è finito al centro della ribalta per il suo carattere. Non so se farà mai il salto di qualità da quel punto di vista. Io non avevo i colpi di Balotelli ma nell’immaginario collettivo, per quel che ho fatto ad ‘Italia ‘90’, verrò sempre ricordato per quelle notti magiche. Balotelli ad oggi è ricordato per il "dovrebbe essere ma non lo ha ancora fatto".

    Chi vince la prossima classifica dei cannonieri in Serie A?

    "Dispiace aver perso  Immobile, speravo che al Mondiale potesse vivere una favola come quella mia. Dico Tevez su tutti e poi Giuseppe Rossi a cui auguro tanta salute. E poi mi aspetto una sorpresa, sperando in Berardi del Sassuolo, che mi piace tanto. Ecco, faccio il tifo per gli Under 21 azzurri, perché vedo molto bene il processo di crescita del gruppo di Di Biagio. Per esempio, Sturaro preso dalla Juventus è un bellissimo colpo che non fa notizia ma che renderà molto a mio avviso".

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