'Sciopero dei calciatori legittimo; il caso Marchetti, quello Pandev e...'
Ciò che fino a qualche tempo fa veniva solo minacciato, ora è diventato realtà. Infatti, i calciatori hanno annunciato il loro sciopero, per la giornata in programma l’ 11 e 12 Dicembre prossimo.
Calciomercato.com, riguardo a questa situazione, ha chiesto un parere all'agente Fifa Lello Stancati, per avere un quadro generale di quella che è tecnicamente la vicenda del caso.
La questione del rinnovo dell’ accordo collettivo si fa sempre più complessa. Su alcuni punti riguardanti il nuovo contratto tra le parti non c’è accordo, e sembra non esserci margine di trattativa. Tra i circa otto punti di disaccordo, la questione sembra essere particolarmente intricata su un punto specifico, e cioè quello che riguarda l’aspetto degli allenamenti dei calciatori che, momentaneamente, non rientrano nei piani tecnici della squadra o che sono stati messi da parte, i cosiddetti “fuori rosa”.
La Lega, infatti, ritiene che tali calciatori, nonostante tesserati regolarmente con la Società come i loro compagni, debbano allenarsi a parte, proprio in virtù della loro posizione di momentanea esclusione. Su questo punto, però, l’ Aic ha mostrato totale disaccordo in quanto tale applicazione, rasenta un atteggiamento di mobbing, e dunque inaccettabile per il calciatore. E proprio in quest’'ottica, sono da inquadrare il recente caso Marchetti con il Cagliari, ed il caso Pandev più in passato. Per cui, personalmente, ritengo che su quest’ aspetto, allo stato attuale, sia impossibile tra le parti raggiungere un accordo, salvo che non si modifichi sostanzialmente la proposta, o che una parte (ma non vedo quale) faccia un importante passo indietro in merito. In conclusione, dunque, considero che lo sciopero sia legittimo, come per qualsiasi altra categoria di lavoratori così anche per i calciatori, che la legge 81/91 ha inquadrato come lavoratori subordinati, ma non credo che tale sciopero potrà produrre un apporto positivo alla vicenda, che risulta essere già molto complessa di per sé.