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  • Scommessa Juventus: il nuovo Mourinho per la rinascita

    Scommessa Juventus: il nuovo Mourinho per la rinascita

    • Massimiliano Cristina

    Progetti, acquisti, fallimenti, crisi. Questa è la Juve delle ultime due stagioni, quella del dopo Ranieri, capace di raccogliere soltanto delusioni dopo effimere illusioni estive. Ferrara, Zaccheroni, Del Neri: tre nomi che non hanno rispettato le aspettative portando la società bianconera, la più titolata in Italia, a lottare per un posto nell'Europa minore piuttosto che per traguardi importanti a livello europeo. A fine anno la dirigenza bianconera cambierà ancora, ovviamente si partirà dal tecnico, ma sul nome del successore del friulano Del Neri è buio totale. Idee tante, concretezza zero.

    Lippi è l'idea più valida forse per un'amarcord nel passato che per reali aspettative di successo; Capello difficilmente tornerà a guidare un club dopo l'esperienza da ct; convincere Spalletti a lasciare l'eldorado russo è impresa tutt'altro che semplice e puntare su Gasperini e Conte, amati dai tifosi, potrebbe rivelarsi l'ennesima scommessa a forte rischio. Ecco quindi che potrebbe scapparci la sorpresa: Villas Boas, tecnico del Porto ex braccio destro di Mourinho fino all'esperienza da 'solista' in Portogallo.

    Il meglio sulla piazza al momento, lo Special One appunto, ha già 'duepiccato' la Vecchia Signora bollandola come 'rivale dell'Inter' e quindi non allenabile da uno che i nerazzurri ce li ha nel cuore. Puntare sul suo vice però potrebbe essere un'idea ottima da più punti di vista e la dirigenza bianconera starebbe prendendo seriamente in questione l'ipotesi.

    Per il giovane portoghese, 32 anni, parlano i risultati. Alla prima esperienza in panchina, da subentrante all'Academica, è arrivata ben più di una semplice salvezza, proprio come agli esordi Josè Mourinho a cui viene inevitabilmente paragonato. Ora, al Porto, la sua cavalcata è qualcosa di trionfale. 22 partite in campionato, 20 vittorie e 2 pareggi con 51 gol fatti e solo 7 subìti. Ottavi di finale in Europa League con vittoria all'andata sul campo del Cska Mosca dopo aver eliminato il Siviglia in Andalusia e aver chiuso il girone con cinque vittorie e un pareggio su sei partite con quattordici gol fatti e quattro subìti.

    Una macchina schiacciasassi guidata da un tecnico esordiente che non è mai stato calciatore ma la cui sfacciataggine era ben nota fin dall'adolescenza quando, da buon vicino di casa di Bobby Robson, si guadagnò il ruolo di giovane osservatore per l'inglese lasciando un bigliettino con un consiglio al tecnico. Da lì la scalata e l'incrocio con Mourinho che nel 2003 lo volle al Porto e con cuì arrivò ai successi in Coppa Uefa e Champions League.

    Una scommessa da provare per la Juventus che potrebbe avere tra le mani il nuovo Mourinho a prezzi contenuti. Il rischio? Il caratterino di Villas Boas che difficilmente rilascia interviste ma è capace di trasformare le conferenze stampa in veri e propri teatrini. No, ma non ditegli che ricorda Mourinho...

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