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  • Scommesse, altro torto all'Atalanta. E ora vediamo se la legge è uguale per tutti

    Scommesse, altro torto all'Atalanta. E ora vediamo se la legge è uguale per tutti

    Il Tribunale Nazionale dell'Arbitrato Sportivo ha respinto il ricorso dell'Atalanta confermando i 6 punti di penalizzazione inflitti per responsabilità oggettiva nel caso scommesse. Tradotto in italiano: la società di Percassi è innocente, non c'entra nulla, è stata tradita dal suo ex capitano Doni, ma viene stangata comunque in ossequio all'obbrobrio giuridico che è un pilastro della giustizia sportiva. Anche se ci sono pilastri solidi e pilastri friabili, come troppi precedenti illuminano. Il giorno in cui, anzichè scannarsi in Lega per i diritti tv, molti presidenti cominceranno ad affrontare la riforma della responsabilità oggettiva, sarà sempre troppo tardi.

    In questi casi si dice che bisogna aspettare di leggere le motivazioni del Tnas, condurre un'approfondita analisi e bla bla bla. In realtà, l'Atalanta ha subito un'altra ingiustizia e aveva diritto ad almeno una riduzione dellapenalizzazione da 6 a 3 punti anche perchè Manfredini è stato prosciolto in secondo grado, dopo essere stato messo alla gogna e condannato nel primo dibattimento la cui inconsistenza è stata dimostrata in appello.

    E' evidente che la giustizia sportiva intenda seguire la linea della severità in materia di calcioscommesse e calciomercato.com non può che rallegrarsene.

    Per questo siamo curiosi di vedere come si comporteranno i giudici di Abete con gli altri tesserati che risulteranno colpevoli e con i club sui quali ricadrà la responsabilità oggettiva. Altro che amnistia, perdoni, clemenza: chi ha sbasgliato deve pagare caro e deve pagare tutto. Vero, Abete?

    Fermo restando il fatto che l'Atalanta - come la Cremonese, la prima a denunciare lo scandalo e, nonostante questo, massacrata dai verdetti ndell'estate 2011 - è stata vittima di un'altra ingiustizia. Visto come ha reagito sul campo alle precedenti, sfogherà la sua rabbia con un finale di campionato degno della sua irriducibile volontà di essere più forte di tutto.

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com 

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