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  • Sconcerti a CM: 'Eriksen non è più un problema di Conte. Donnarumma e Barella, l'Italia ha i fuoriclasse ma...'

    Sconcerti a CM: 'Eriksen non è più un problema di Conte. Donnarumma e Barella, l'Italia ha i fuoriclasse ma...'

    • Furio Zara
      Furio Zara
    Sconcerti, come sta il calcio italiano?
    "Siamo sinceri, io vedo una valanga di bugie in questo calcio. Non è normale. Siamo sommersi dal virus e dai debiti e dalle plusvalenza, qui si fanno debiti tutti i giorni. Il calcio rischia seriamente di saltare per aria. Abbiamo fatto nella scorsa stagione 783 milioni di plusvalenze, con una media di 553 milioni di media all’anno. Abbiamo un debito di 500.000 euro al giorno. Cioè: ogni giorno il calcio, quando alza la serranda, perde 500.000 euro. Ti rendi conto? Con una plusvalenza tu tappi il buco, ma poi sono soldi che devi restituire con soldi veri. Abbiamo 2-3 miliardi di debito che  adesso vengono in pagamento, ma chi ha i soldi per pagare?".

    Infatti Marotta chiede una mano allo Stato.
    "Ma perché non va a chiedere in soldi al suo proprietario, Zhang? Li chieda a lui, non allo Stato. E i cinesi, comunque, se ne guardano bene. Guarda: l’Inter lo scorso anno ha detto: prima vendiamo e poi compriamo. E la gente pensa: questo lo sappiamo fare anche noi. La verità è che non c’è stato mercato. Ti ricordo che Chiesa alla Juve è ancora in prestito, per esempio. Il mercato si è già ridimensionato da sé".

    Hai anche immaginato una soluzione per uscire da questa crisi?
    "Puoi anche dire: chi non ha i soldi salta. E salterebbero 12-13 società, le meno ricche; credo che i top-club alla fine un modo lo trovano. Ma poi si tratterebbe di ricostruire un sistema su un Paese devastato. Nessuno ha capito una cosa: a gennaio la gente vuole il fuoriclasse, ma chi gli glielo spiega che non si può più?".

    Parliamo di nazionale: quanti giocatori di spessore internazionale abbiamo?
    "Direi che abbiamo Bonucci, Barella, poi Jorginho e Verratti, più Donnarumma, che è un grande portiere, anche se va visto e valutato in Europa. Con la Polonia mi è piaciuto molto Locatelli».

    Abbondiamo di buoni centrocampisti. E’ solo un caso?
    "In realtà fa parte della nostra tradizione, abbiamo sempre avuti ottimi intermedi, di qualità e di corsa. A mancarci oggi è forse un centravanti, anche se Belotti con la Polonia ha fatto una buona partita. Ma sul centravanti bisogna intendersi. Lewandowski - il più grande centravanti del mondo - contro di noi non ha toccato palla. Se non lo servi, il centravanti è inoffensivo. Tornando all’Italia: non siamo in grado di portare il pallone in area, contro la Polonia non c’è stato un vero tiro in porta da dentro l'area. Con Caputo va meglio perché lui è un rapinatore, sta lì e aspetta. La verità - ti faccio un esempio - è che la nostra nazionale fa molta fatica a mettere un centravanti come Immobile in grado di essere incisivo come lo è con la Lazio".

    Per chiudere ti chiedo una cosa sull’Inter: Eriksen in nazionale continua a fare bene, non è che sta sbagliando valutazione Conte?
    "Chiariamo una cosa. La nazionale italiana se gioca in Serie A non vince il campionato, arriva terza o quarta. Questo per dire che il livello in giro per l'Europa non è così alto, quindi anche la doppietta di Eriksen con l’Islanda va valutata per quello che è. Comunque: qualunque cosa abbia fatto Conte, adesso basta, adesso tocca a Eriksen: non ho visto nessuno sforzo da parte sua, mi è sempre sembrato subire tutto senza reazione".

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