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  • Sconcerti a CM: 'Inter vera sorpresa. Correa vale Dybala, il Milan è questo. E la Roma può vincere lo scudetto'
Sconcerti a CM: 'Inter vera sorpresa. Correa vale Dybala, il Milan è questo. E la Roma può vincere lo scudetto'

Sconcerti a CM: 'Inter vera sorpresa. Correa vale Dybala, il Milan è questo. E la Roma può vincere lo scudetto'

  • Furio Zara
    Furio Zara
Lazio e Inter alla pari della Juventus. Ma occhio alla Roma. Il Milan e la sua crisi infinita, segnali di vita dal Napoli. E c'è la Fiorentina che rischia la B. Di questo e di molto altro - stimolati dalle domande dei lettori di 100° Minuto - abbiamo parlato con Mario Sconcerti.

Sconcerti, dopo la vittoria della Supercoppa quanto è vicina la Lazio alla Juventus?
«In questo momento la Lazio è migliore della Juve. Lo dimostra il fatto che l’ha battuta due volte con il medesimo risultato, due volte in dieci giorni. Questi sono i giorni della Lazio. Ma la novità del campionato è un’altra».

Quale?
«L’Inter. La regolarità dei nerazzurri. L’Inter ha 9 punti in più dell’anno scorso e per la prima volta negli ultimi anni abbiamo la sensazione che la distanza con la Juventus sia stata colmata».

Che momento sta vivendo la Juventus?
«Credo che siamo caduti tutti in un equivoco. Abbiamo scampato la qualità degli attaccanti della Juventus - una qualità altissima e fuori categoria - per quella di tutta la squadra. Invece la Juventus ha problemi non risolti».

A cosa ti riferisci?
«La difesa sta facendo a meno di Chiellini ed un’assenza pesantissima, che si fa sentire molto. Non c’è Chiellini e non c’è ancora De Ligt. E’ una squadra che si appoggia a Demiral, un debuttante a questi livelli. Ha perso la qualità di Cancelo, al suo posto De Sciglio non lo vale e Danilo è già sparito. Ma anche il centrocampo sta faticando. Rabiot era arrivato per fare la differenza e contribuire a costruire una squadra diversa, invece del francese non c’è traccia. Vale lo stesso anche per Ramsey, ma sulle sue condizioni fisiche già c’erano seri dubbi. Credo alla fine che la Juventus resti la migliore, ma Lazio e Inter le si sono avvicinate tantissimo».

Lo scudetto se lo giocheranno loro tre. Sei d’accordo?
«Attenzione alla Roma. Non è lontanissima e soprattutto ha molti scontri diretti da giocare. Con l’Inter è la squadra che è migliorata di più, Fonseca ha fatto un ottimo lavoro e c’è un giocatore che si sta imponendo con numeri di livello altissimo, mi riferisco a Pellegrini. Gennaio sarà un mese decisivo, a fine mese sapremo se la Roma è dentro o fuori la lotta scudetto».

Dopo la sconfitta epocale di Bergamo, il Milan è ripiombato nella crisi.
«Ma non ci si può meravigliare tutte le volte. Il Milan è questo, niente di più. Ha vinto 6 partite su 17 ma le ha vinte contro squadre inferiori, perdendo sempre con le prime cinque. E’ una squadra bloccata dai propri limiti».

Il Napoli di Gattuso invece è tornato a respirare.
«Certo, la vittoria in casa del Sassuolo è stata importante, ma ora Gattuso deve trovare continuità. E comunque il Napoli non vale le prime cinque in classifica».

Come giudichi la scelta di Ancelotti. Ha fatto bene ad andare subito sulla panchina dell’Everton?
«Credo che Ancelotti sia stato molto coraggioso, il suo è stato il coraggio della paura. Ha pensato che rimanere fermo per sei mesi fosse un brutto messaggio. Del resto negli ultimi cinque anni ha messo insieme due esoneri e un anno sabbatico».

Qual è stata la squadra che ti ha sorpreso di più finora?
«L’Inter, perché Conte l’ha stravolta. Certo, la Lazio sta stupendo, ma la conoscevamo già. E’ cresciuto Correa, che come valore specifico non è inferiore a quello di Dybala nella Juve. E c’è Immobile che segna come nessun altro».

E la delusione più grossa?
«Il Napoli»

Chiudiamo con la Fiorentina. Ora c’è Beppe Iachini.
«E’ l’ammissione di colpa di una dirigenza che ha sbagliato tutto. Spero che la Fiorentina si riprenda, ma al momento non ne vedo tre più scarse. Rischia seriamente la B».

Ma ha tre giocatori come Ribery, Chiesa e Castrovilli, che per quella fascia sono fuori categoria.
«Ribery starà fuori ancora, Chiesa non gioca mai e quando gioca è come se non ci fosse. Castrovilli ha certamente qualità, ma fa parte di un reparto - il centrocampo - che non esiste. la Fiorentina è una squadra completamente sbagliata, è stata pensata e costruita male da Pradè, non ne ha azzeccata mezza».

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