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  • Sconcerti a CM: 'Italia la migliore di Euro2020. Verratti è sontuoso. Ronaldo? Meglio di Mbappé'

    Sconcerti a CM: 'Italia la migliore di Euro2020. Verratti è sontuoso. Ronaldo? Meglio di Mbappé'

    • Furio Zara
    Sconcerti, ci fai un primo bilancio dell’Italia vista in queste prime tre partite?
    «Ho visto nettamente la miglior squadra dell’Europeo, ma nettamente, senza ombra di dubbio. Anche se ciò significa poco, perché dentro un torneo breve e intenso, con partite secche, non si sa mai come può andare a finire. Bisogna aspettare gli ottavi, la parta secca, dentro o fuori».

    Cosa ti ha impressionato?
    «Sono rimasto impressionato da due cose. La velocità con cui si riconquista palla, ed è un recupero di squadra a cui partecipano tutti, non solo di reparto. Questo recupero - ecco la seconda cosa - diventa la premessa per la nostra difesa, finora impenetrabile. Gli avversari non arrivano nemmeno al tiro, questo è un grande merito della nostra Nazionale».

    Chi giocherà l’ottavo: Locatelli o Verratti?
    «Locatelli non è un’alternativa a Verratti. Semmai lo è di Barella. Ma Verratti gioca, deve giocare, è una delle 3-4 mezzali più forti d’Europa. Ha 28 anni e mette il pallone dove vuole, contro il Galles ha giocato una partita sontuosa. Guarda l’assist di sette-otto metri ad altezza precisa per Pessina. Ormai è raro vedere un gesto così. Spiace per Locatelli, ma non puoi tenere fuori Barella e tantomeno Verratti o Jorginho, chiaro».

    Che dubbi ha secondo te Mancini?
    «L’unico dubbio è l’esterno basso destro. In tre partite si sono dati il cambio in tre. Florenzi, Di Lorenzo e Toloi. Secondo me il migliore è Di Lorenzo, ma dipende anche dal tipo di partita che vuole fare e non mi sembra che Mancini lo tenga tanto in considerazione, ma magari mi sbaglio. E’ chiaro che quando hai Spinazzola molto alto a sinistra, va benissimo Toloi, che difende di più».

    Contro il Galles Mancini ne ha cambiati 8 su 11. Sembra voglia dare soddisfazione a tutti.
    «Sì, è vero, si vede che ci tiene molto. Va bene così, anche se nel cambio di Sirigu al posto di Donnarumma ho notato un po’ di civetteria da parte di Mancini. Se fosse finita 1-1 apriti cielo!».

    Che Austria ci aspetta all’ottavo?
    «Ha qualche buon giocatore, Sabitzer e Arnautovic per esempio. Meglio l’Austria comunque dell'Ucraina, che mi pare comunque più squadra. L'Austria va rispettata, ma non è abituata a giocare questo tipo di partite».

    Come giudichi la reazione della Germania, che dopo il ko con la Francia ne ha fatti quattro al Portogallo?
    «Mah, quando vedo due squadre che fanno del possesso palla il loro centro del gioco e finiscono per prendere così tanti gol - come sappiamo Germania-Portogallo è finita 4-2 - significa che c’è qualcosa di strutturale che non funziona. Credo che per la Germania, così come per tante altre squadre, il problema sia lì in mezzo alla difesa. In questo Europeo vedo pochi centrali bravi, appena cambi fronte dentro l’area esci dalla staticità del difensore centrale e richiedi agilità, ti si aprono vuoti enormi. Prendi ad esempio Rudiger: se lo tieni lì in mezzo non passi, ma se cominciano ad arrivare cross da destra e da sinistra, allora si spalancano porte».

    C’è qualche giocatore poco conosciuto che ti ha colpito?
    «Mi aveva colpito Isak, il centravanti della Svezia che gioca nella Real Sociedad. Ma vedo che vale già 40 milioni. E allora la colpa era mia a non essermi accorto di lui prima. Ma a dire la verità in questa fase iniziale del torneo mi hanno colpito due grandi vecchi».

    Chi sono?
    «Cristiano Ronaldo e Modric. Per Cristiano non parlo di rendimento ma di qualità assoluta che nessuno ha. Nemmeno Mbappè. Cristiano è ancora il maestro, Mbappè l’allievo. E poi Modric, è infinito, gioca un calcio definitivo».

    Un’ultima cosa sulla Spagna che sta stentando. Che impressione ne hai ricavato? Sembra nel mezzo di un passaggio generazionale.
    «La Spagna la aspetto più avanti, nel momento in cui avrà una partita facile e potrà sciogliersi. Di qualità ne ha molta, forse perfino troppa. Rodri, Pedri, Olmo, c’è tanto talento puro nella Spagna. E’ una squadra che in partita secca può fare qualsiasi cosa. E il centravanti ce l’ha, Morata è bravo. Vorrei vedere la Spagna in una partita fortunata , per capire come la gestisce. Se si sblocca, può andare lontano».

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