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  • Sconcerti a CM: 'Juve squadra sbagliata in una Serie A scaduta. Mou può incartare Spalletti. Sarri e Gasp...'

    Sconcerti a CM: 'Juve squadra sbagliata in una Serie A scaduta. Mou può incartare Spalletti. Sarri e Gasp...'

    • Furio Zara
      Furio Zara
    Sconcerti, tutti addosso alla Juve, ma - e sarebbe troppo facile fare dell'ironia - dopo dieci giornate ha persino un punto in più (16/15) rispetto all’anno scorso.
    «La Juve andava male l’anno scorso e continua ad essere una squadra sbagliata: questo è certo. Ma qualcosa in Serie A è cambiato».

    Cosa?
    «L’anno scorso dopo dieci giornate Napoli e Milan erano in testa con 28 punti. Adesso hanno due punti in meno, la classifica si è accorciata e la novità di questa prima fase della stagione è che sono cresciute quattro squadre della media borghesia: Roma (+3 rispetto all’anno scorso), Atalanta (+6), Udinese (+10) e Lazio (+4). I punti delle grandi se li sono presi loro, togliendoli ovviamente anche alle piccole. C’è un dato che è significativo».

    Quale?
    «A metà classifica con 11 punti ci sono Empoli e Torino. 11 punti significa una media di 1 e qualcosa a partita, è una media che qualche anno fa portava alla salvezza: con 38 punti eri quasi sempre salvo. Oggi con quel passo sei a metà classifica».

    Il livello della Serie A è scaduto.
    «Sì, perché quando si parla di livello, si deve considerare il livello complessivo».

    Domenica sera c’è Roma-Napoli. Che insidie vedi per Spalletti?
    «Credo che Mourinho inventerà qualcosa, penso alla partita di Milano contro l’Inter quando mise Pellegrini tra Dybala e Zaniolo, qualcosa del genere. Magari Zalewski sarà la sorpresa o forse El Shaarawy, uno che neanche Spalletti si aspetta, più probabilmente metterà Pellegrini avanzato su Lobotka per non farlo giocare in partenza. Ma Mou e Spalletti si assomigliano molto come astuzia di gioco, sarà una bella sfida di idee».

    E’ Lobotka l’uomo più importante per Spalletti?
    «Sì, senza ombra di dubbio. E’ un giocatore classico, quando ha il pallone ha quattro-cinque possibilità di passaggio per ricominciare l’azione, se ne avesse una sola diventerebbe ovvio. Ma se ne ha quattro significa che, oltre ad essere bravo lui nel scegliere ogni volta la soluzione migliore, ha una grande squadra attorno».

    Come le leggi l’ennesima uscita di Sarri? Stavolta se l’è presa con il terreno di gioco dell’Olimpico.
    «In realtà le sue dichiarazioni escono peggio di quello che vuole dire. Io gli voglio molto bene, ma tante volte faccio fatica a perdonarlo. Insomma, non avevo mai sentito dire: se il campo è questo me ne vado e Lotito deve cambiare allenatore. Credo però che quest’anno sia Sarri che Lotito sanno che è un buon anno per vincere».

    Anche se Gasperini dice che l'Atalanta è poco considerata.
    «Gasperini si accorge di quello che ci accorgiamo noi, questo lo sappiamo. Contano le grandi. A lui piacerebbe che l’Atalanta venisse più considerata, è giusto, ma se si parla più della Juve che va male che dell’Atalanta che va bene significa che ci sono delle leggi del mercato, va così da sempre».

    Infine, Benzema ha vinto il Pallone d’Oro. Premio meritato?
    «Quando negli ultimi anni il Pallone d’Oro l’hanno vinto 11 volte due giocatori soli, Messi e Cristiano Ronaldo, significa che il premio premia se stesso. Ma certamente Benzema ha meritato, a 35 anni e mezzo la sua carriera parla chiaro».

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