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  • Sconcerti: la Juve dura 12 minuti. Con Allegri non è la prima volta

    Sconcerti: la Juve dura 12 minuti. Con Allegri non è la prima volta

    Mario Sconcerti commenta sul Corriere della Sera la sconfitta subita ieri sera dalla Juventus sul campo del Barcellona e il pareggio fra Roma e Atletico Madrid

    Un brutto risultato per la Juve, non tanto per il cammino in Champions dove basta pur sempre arrivare secondi, quanto per la mancanza di personalità complessiva e la conferma che la squadra ancora non c' è né si sa quale debba essere. La cosa certa è che la Juve prende sempre gol, è confusa davanti ad avversari rapidi e ha difficoltà a imporre un gioco.
     
    C' è stata partita per 12 minuti, i primi, poi più niente. Sono errori che c' erano già stati, anche in altri campionati di Allegri. Ma il peggio della partita di Barcellona è che sono sembrati normali. La Juve non era la finalista di Cardiff, poteva essere qualunque delle squadre che hanno iniziato stasera la strada della Champions. Per di più sgraziata da un dilettantismo improvviso, passaggi sbagliati, errori tecnici elementari.

    Tra Dybala e Messi c' è stata una differenza così grande, così sostanziale, da farci sembrare tutti matti quando ne abbiamo invocato il confronto. Non è sembrata in linea la difesa ed è stato insufficiente l' intero centrocampo. Il Barcellona ha tenuto sempre il pallone e ha saltato le due linee juventine con continui triangoli veloci. Tutto molto bello, ma anche scolastico. Si sa che il Barcellona gioca così, si sa che ha Messi. Qual è la novità? Il dubbio è non sappiamo più cosa sia la Juve oggi.
     
    Allegri ha perso il suo modulo creativo senza avere nel frattempo trovato niente. Conosco la squadra, non la sto rinnegando. Migliorerà, ma adesso è sconnessa, senza personalità, senza riferimenti. Sembra che Bonucci andandosene l' abbia lasciata davvero sola restando lui altrettanto isolato. Di sicuro nel mezzo è rimasta una squadra incerta in qualunque manovra comune.
     
    Troppo grosso l' errore per essere colpa di una sera. C' è qualcosa di profondo che va studiato. Lo sa bene anche Allegri, altrimenti non insisterebbe in continui esperimenti. Le novità sono audaci, quasi mai furbe. La Juve adesso ha soprattutto bisogno d' intelligenza. È riuscita a non perdere la Roma contro l' altra spagnola, l' Atletico, ora come ora a metà classifica in Liga. C' è stata poca partita, Simeone ha quasi dominato.
     
    Anche qui si è avuto spesso l' impressione di essere stati invitati al tavolo sbagliato. Prendiamolo per quello che è, un inizio. E dimentichiamolo in fretta. Ma l' idea che il sole degli altri sia sempre più caldo sta costruendosi ormai un' autostrada. Sarebbe già importante riuscire a battere gli altri, quelli che ci assomigliano di più. Anche se sia la Juve che la stessa Roma qualche illusione avevano saputo crearla.

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