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  • Scoperta sensazionale in Toscana: ritrovate 24 statue di bronzo

    Scoperta sensazionale in Toscana: ritrovate 24 statue di bronzo

    • Giacomo Lippi
      Giacomo Lippi
    A San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, è stata effettuata nella giornata odierna una scoperta davvero importante, riguardante ben ventiquattro statue di bronzo risalenti alle epoche etrusca e romana e rinvenute in perfette condizioni. “Si tratta una scoperta straordinaria. In Toscana è stata scritta oggi una nuova pagina di storia, a conferma di quanto la nostra regione sia dotata di un grande patrimonio culturale” ha commentato la vicenda un visibilmente emozionato Eugenio Giani, presidente della Regione. 

    Ritrovate nel fango in un eccellente stato di conservazione, all’interno di questo gruppo di oggetti di valore troviamo elementi di ogni tipo, da statue alte quasi un metro a monete di differente materiale, su tutti oro, argento e bronzo; la data di produzione di queste opere è stimata tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C, perciò il periodo di vero e proprio passaggio tra le due civiltà in territorio toscano. Lo scavo, iniziato nel 2009, è stato effettuato all’interno della tratta che collega il santuario etrusco-romano alla sorgente termale di Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, patrocinato dal ministero della Cultura e dal comune di Siena; a coordinare le operazioni, l’etruscologo nonché professore all’Università per Stranieri di Siena Jacopo Tabolli, che ha dichiarato: “Una scoperta sensazionale su cui si muoveranno oltre 60 esperti di tutto il mondo”. 

    Il sito toscano è divenuto ora il più grande e rilevante deposito di resti di età etrusco-romana in Italia, nonché uno dei più significativi di tutto il mediterraneo; esso possiede anche una particolarità unica dovuta alla tipologia dei resti in questione, poiché in precedenza erano state ritrovate prevalentemente statue in terracotta relative al suddetto periodo storico. “E’ la scoperta più importante dai tempi di quella dei Bronzi di Riace, ormai risalente a 50 anni fa esatti. Possiamo parlare di uno dei ritrovamenti di oggetti in bronzo più significativi nella storia del Mediterraneo.” Sono le parole di Massimo Osanna, Direttore Generale Musei, che ha concesso l’utilizzo di un palazzo cinquecentesco, situato all’interno della cittadina, come luogo di conservazione delle opere. 

    I bronzi rinvenuti raffigurano tra le altre divinità venerate all’interno del luogo sacro, tra cui Igea e Apollo, e parti del corpo a cui era destinata la cura nelle acque termali; secondo le fonti le statue si sarebbero trovate intorno alla vasca termale, per poi essere gettate sul fondo dell’acqua durante i riti curativi. Il santuario è rimasto aperto per gli atti votivi fino al IV secolo a.C., fino alla chiusura definitiva nel secolo successivo. 

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