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  • Scudetto 2006:| Abete decide a fine mese

    Scudetto 2006:| Abete decide a fine mese

    Fronte scommesse: Palazzi a Napoli per acquisire anche gli atti dell'inchiesta dei pm campani.
    Esposto Juve sullo scudetto 2006, dal 30 giugno deciderà Abete.
    In archivio il primo dei due tempi sulla radiazione (Moggi, Giraudo e Mazzini ricorreranno in appello), per il pm del pallone Stefano Palazzi è cominciato il conto alla rovescia per consegnare nelle mani del Consiglio federale della Figc la relazione sull'esposto presentato ormai più di tredici mesi fa dalla Juve per chiedere la revoca dello scudetto 2006 assegnato all'Inter fuori dal campo. Palazzi è alle svolte finali del suo lavoro e da ambienti federali si sottolinea che «rispetterà la scadenza auspicata dal presidente Abete del 30 giugno...». Una volta scritta la parola fine all'inchiesta della procura - in questi mesi sono stati ascoltati gli ex designatori Bergamo e Pairetto e, fra gli altri, lo stesso patron dell'Inter Moratti - sarà una decisione «politica» alla base dell'opportunità o meno di scucire dalle maglie nerazzurro il titolo entrato in bacheca cinque anni fa. La task force anti scommesse, intanto, si è messa in moto in vista dei procedimenti sportivi sull'ultimo scandalo del calcio. Palazzi, questa mattina, sarà a Napoli per un vertice al tribunale con i pm del filone napoletano dell'inchiesta sulle giocate illegali. Lo stesso procuratore della Figc ha richiesto alla Lega Calcio di B e a quella della Lega Pro di chiedere alle rispettive società se, e quale tipo eventuale di rapporto, esiste fra i club e i personaggi al centro dell'inchiesta penale sulle giocate illegali. Motivo? La giustizia sportiva vuole capire se, ad esempio, esistano rapporti di collaborazione o di consulenza fra due figure chiave come Erodiani o Pirani e le dirigenze delle squadre coinvolte: una svolta necessaria perché solo i tesserati hanno l'obbligo di rispondere alle convocazioni davanti agli inquirenti federali e, soprattutto, perché dall'eventuale legame organico o meno fra chi indagato e il club ne deriva la responsabilità oggettiva o presunta della stessa società. Radiazione secondo tempo alla Corte di Giustizia federale, esposto Juve e calcio scommesse: i faldoni aperti negli uffici di procura. Sullo sfondo si riaffaccia anche quello che è stato battezzato come il caos di «premiopoli». Se ne parlò un anno fa, poi basta. Adesso bisognerà tracciare una linea. Di cosa si tratta? Del giallo sui premi di formazione (fino a 100 mila euro) che spettano ai club dove chi arriva in A o in azzurro è passato da ragazzino. Premi che qualcuno avrebbe fatto ottenere tramite autocertificazioni frettolose.


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