Calciomercato.com

  • Prandelli per CM: 'Napoli, scudetto se batte la Juve. Dove sono i Della Valle?'

    Prandelli per CM: 'Napoli, scudetto se batte la Juve. Dove sono i Della Valle?'

    • Cesare Prandelli
    Entriamo nella settimana di Juventus-Napoli, una partita che promette spettacolo e offre tanti spunto dal punto di vista tattico. Entrambe sono in condizioni ottimali e credo che si giocheranno lo scontro diretto a viso aperto, senza particolari tatticismi. Detto questo, vedremo se sabato sera Juve e Napoli accetteranno l'uno contro uno in tutte le zone del campo o se ricorrerano al raddoppio sistematico per chiudere gli spazi. La chiave tattica sarà la capacità degli esterni offensivi di Sarri, Insigne e Callejon, di costringere sulla difensiva i loro diretti avversari (Lichtsteiner o Cuadrado a destra, Evra o Alex Sandro) per creare la superiorità numerica. Se invece fossero i giocatori della Juve a prevalere, il Napoli rischierebbe di trovarsi con un 4-5-1 con un Higuain molto isolato. Difficile fare un pronostico ma, se il Napoli vince allo Stadium, mette una seria ipoteca sullo scudetto, mentre i giochi si riaprono in caso di vittoria dei bianconeri.

    BRAVO SPALLETTI - Continua la risalita della Roma ed è sempre più evidente l'impatto avuto da Luciano Spalletti. Ha portato equilibrio, ha costruito una manovra più fluida e più pensata, non dipendente soltanto dall'improvvisazione del singolo. Perotti come finto centravanti è una grande soluzione, perchè l'argentino è un giocatore che vede la porta e che sa creare superiorità con la sua qualità. Indubbiamente, Spalletti ha avuto un peso politico rilevante nel mercato di gennaio: El Shaarawy, Perotti e Zukanovic sono giocatori funzionali per il suo calcio e questo significa che società e staff tecnico hanno lavorato a braccetto e con un progetto condiviso.

    DELLA VALLE, CI SIETE? - Quello che sta succedendo a Roma, sponda giallorossa, non si vede invece a Firenze, come dimostra la diatriba Paulo Sousa-società. In tutto questo bailamme fa rumore il silenzio della famiglia Della Valle, che avrebbe dovuto prendere invece una posizione molto decisa sulla vicenda. Capisco lo sfogo di Sousa, ma nel calcio di solito chi percorre una strada da solo raramente ottiene risultati: servono compattezza e unità di intenti.

    20 MILIONI A GUARDIOLA, NON E' UNO SCANDALO - Ho letto anch'io con stupore le cifre che Pep Guardiola andrà a percepire al Manchester City l'anno prossimo, ma non mi scandalizzo. Si parla chiaramente di cifre immorali ma, se rapportate al valore dell'allenatore (il migliore al mondo con Ancelotti), del personaggio, dei giocatori che andrà ad allenare e del club in questione, i 20 milioni di euro di cui si è parlato nei giorni scorsi ci possono stare da un punto di vista professionale. 

    RANIERI NUMBER ONE - Non posso non spendere due parole per l'uomo del momento in Inghilterra, Claudio Ranieri. Facciamo tutti il tifo per lui dall'Italia, è un momento di grande rivalsa per la sua capacità di valorizzare le qualità dei propri calciatori, dell'organizzazione di gioco, del lavoro quotidiano. Nel nostro Paese, in tanti lo hanno sottovalutato per le sue capacità e ora mister Ranieri si sta prendendo una bellissima rivincita; vincere la Premier col Leicester sarebbe un momento storico.

    IN ITALIA NON SI PARLA DI CALCIO - Ci siamo appena lasciati alle spalle una settimana piena di tensioni anche sul fronte del rapporto tra giornalisti e allenatori. Questo succede perché da noi si tende troppo a tirare fuori il peggio di una persona, non c'è la sensibilità di affrontare con rispetto e toni pacati certi argomenti nel postpartita, dove è complicato gestire certe pressioni da parte dei tecnici. Continuiamo a parlare troppo poco di pallone, in generale, ed é un grande errore perchè il pubblico italiano é molto più maturo e pronto a parlare di tattica di quanto non si voglia credere.

    Altre Notizie