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  • Il Milan è tornato normale, approssimativo e deludente. Lanciare Maldini solo marketing, Pioli perché?

    Il Milan è tornato normale, approssimativo e deludente. Lanciare Maldini solo marketing, Pioli perché?

    • Cristiano Ruiu
      Cristiano Ruiu
    Prima partita senza Ibra e prima partita senza vittoria. Sembra quasi un assioma. Ci si domanda come possa un singolo giocatore, per giunta 38enne, essere così decisivo per una squadra. Ibra ne è la plastica dimostrazione.

    L’influenza dello svedese obbliga Pioli a inventarsi un tandem d’attacco Rebic/Leao che fino a questo momento avevamo visto solo “al servizio” di Ibra, peraltro con ottime risposte. Leao punta centrale al posto dello svedese dimostra che deve crescere ancora tanto, Rebic senza Ibra come riferimento non sa bene come muoversi. Aggiungiamo la prestazione di Castillejo che dopo un mese al di sopra delle proprie qualità è tornato il giocatorino deludente che abbiamo valutato nel suo primo anno e mezzo di Italia.

    Oltre a tutto questo l’approccio alla partita contro il Verona non è quello della squadra concentrata e determinata delle ultime uscite, si è invece tornati al Milan approssimativo del girone d’andata. Nell’approssimazione non possiamo fare a meno di constatare la colossale dormita di Hernandez che perde totalmente la marcatura di Faraoni in occasione del vantaggio scaligero. L’ex Real Madrid conferma i propri limiti tattici in fase difensiva, che non devono essere nascosti dalla sua grande prolificità in attacco. Il Verona si trova meritatamente sullo 0 a 1 ed è anzi sfortunato a incassare il pareggio di Calhanoglu che approfitta della classica deviazione su un suo innocuo calcio di punizione.

    Nella ripresa il Milan non solo non cambia passo ma esce definitivamente dalla partita. È così il Verona a sfiorare il meritatissimo gol vittoria colpendo addirittura due pali e vedendo spegnersi a fondo campo un flipper clamoroso sulla linea della porta di Donnarumma. Solo la colossale ingenuità di Amrabat che si fa espellere rimette il Milan in partita. Ma la squadra di Pioli non sfrutta per nulla la superiorità numerica, anzi, soffre addirittura i contropiede scaligeri.

    Per buona sorte del Milan è Borini il terminale offensivo del Verona e conferma di avere grandi limiti tecnici, quelli palesati in tutta la sua esperienza a Milano. La partita finisce 1 a 1 con la sensazione che al Milan sia andata molto bene. Ad eccezione del palo colpito da Castillejo nel finale. Onestamente sarebbe stata una punizione davvero troppo severa per l’ottimo Verona. Senza Ibra dunque il Milan è tornato quello di sempre. Come dimostrano le prestazioni incolori dei vari Leao, Paquetà e company. Anche il nuovo acquisto Saelemaekers non ha avuto un grande debutto a S. Siro.

    In conclusione un’ingenua domanda per Pioli. Capiamo la sostituzione di Juric al 93esimo per spezzare il ritmo e portare a casa il punto, ma il tecnico rossonero ci può spiegare che senso aveva inserire il figlio di Maldini nel tempo di recupero? Per fare queste operazioni di marketing non possiamo aspettare le partite già decise?

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