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  • Serata Panathlon a Bergamo: premiato l'ex tecnico Bagnoli
Serata Panathlon a Bergamo: premiato l'ex tecnico Bagnoli

Serata Panathlon a Bergamo: premiato l'ex tecnico Bagnoli

  • Sabrina Fratus

Serata di gala in quel di Bergamo, organizzata dal Panathlon International Club, il cui Direttivo, con a capo Attilio Belloli, come accade ogni anno, si è riunito per assegnare i premi Fair Play.

Quest'anno sono stati riconosciuti dell'insegna per il gesto il cestista Tommaso Marino della Remer Treviglio, Cristina Radici per la formazione (con il progetto "Play", volto a promuovere lo sci nelle scuole) e, dulcis in fundo, Osvaldo Bagnoli, colonna portante del Verona, per la carriera come giocatore, nel 1957/1958, e poi come allenatore, conquistando nel marzo del 1985 lo Scudetto, proprio contro l'Atalanta di Sonetti. Insieme a Bagnoli sono intervenuti alla serata altri ex giocatori di quell'annata trionfale dei veneti, tra cui Piero Fanna e il capitano Roberto Tricella. Un commosso Osvaldo Bagnoli ha rilasciato ai giornalisti presenti le seguenti dichiarazioni: "Quell'annata col Verona mi è costato il titolo come l'allenatore che ha fatto vincere lo Scudetto a una squadra provinciale. Chiaramente la notorietà e l'elogio non possono che far piacere. E' stata una grande fortuna, perchè la gente mi ricorda soprattutto per questo. Vincemmo quel trofeo proprio qui, a Bergamo, e devo dire che l'Atalanta di allora è quella di oggi: una squadra difficile da affrontare, mentre il Verona è altalenante. Personalmente vinsi uno Scudetto anche da giocatore, ma quello da Mister fu un qualcosa di speciale per me, per i miei giocatori e l'intera città. Quando non c'erano gli allenamenti e giravo o mi facevano girare in macchina, mi fermavo e scendevo per vedere i ragazzini in strada che giocavano a pallone: ero un ladro del calcio. Se al giorno d'oggi non si può più ripetere un'impresa come quella del '85? Bah, penso che non sia impossibile, chiaramente ci deve essere un tipo di società seria e ben organizzata nel tentar il volo".


In merito alla frase "I ladri sono nell'altro spogliatoio", pronunciata dopo la sconfitta in Coppa dei Campioni contro la Juventus, ha spiegato: "Un mio giocatore entrò negli spogliatoi gettando a terra uno zoccolo che, rimbalzando, andò a rompere il vetro. Sopraggiunsero subito giornalisti e poliziotti, a cui dissi quella frase".
 


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