Negli ultimi tempi si può notare come più di un allenatore prediliga sempre maggiormente avere nel cuore della difesa un calciatore che sia anche in grado di impostare l’azione, di attivare la manovra. Ciò è dimostrato dai molti centrocampisti centrali che spesso vengono schierati  dai loro tecnici nella linea difensiva. Accade con Donati del Palermo, con Cambiasso, anche se questa parrebbe una scelta dettata dalla indisponibilità dei centrali difensivi interisti, con Palombo da quando Delio Rossi siede sulla panchina della Sampdoria. Antonio Conte ha provato ad arretrare Marrone.

In fase di possesso palla, questa soluzione tattica consente di dar vita a una manovra fluida già dalla linea difensiva, di ‘fare girare’ meglio la sfera tra i difensori e uscire dal primo pressing avversario senza dovere calciare lontano il pallone onde evitare grandi pericoli. Ciò grazie proprio alle abilità tecnico-tattiche e quindi alla sicurezza e serenità  nell’operare certi tipi di giocata che, generalmente, questo genere di calciatore possiede nel proprio bagaglio. Inoltre può permettere, come nel caso di Bonucci (difensore centrale di ruolo), di avere  un’alternativa, per quanto concerne  la costruzione della manovra, al regista vero e proprio quando egli si trova in difficoltà a causa del controllo asfissiante operato su di lui dagli avversari.  La buona visione di gioco e l’intelligenza tattica di cui solitamente dispongono tali tipi di calciatori consente  loro, inoltre, di adattarsi e di riuscire con risultati positivi in un ruolo che non gli appartiene anche quando si è in fase di non possesso. Spesso vengono schierati  in una difesa a tre garantendo loro maggiore copertura. Grazie a questo cambiamento di posizione, è possibile fare fronte anche a difficoltà come una non eccelsa velocità o reattività che invece il centrocampista centrale dovrebbe possedere.