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  • Serie A in chiaro, resta il nodo pubblicità: Spadafora in pressing

    Serie A in chiaro, resta il nodo pubblicità: Spadafora in pressing

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    La Serie A è salva e può ripartire dopo l'ok del Ministero della Salute alla quarantena soft, ma non tutte le questioni risolte. Soprattutto, quella che riguarda la trasmissione delle partite in chiaro per le prime giornate: un nodo difficile da sciogliere e per il quale prosegue il pressing di Vincenzo Spadafora. Ieri il ministro dello Sport ha inviato una lettera al presidente della Lega Serie A Dal Pino e, per conoscenza, al presidente dell'Antitrust Rustichelli, al presidente Agcom Cardani, al Ceo di Sky Italia Ibarra, all'ad di Dazn Italia Diquattro, all'ad di Rai Salini, all'ad di Mediaset Berlusconi e al presidente Figc Gravina, per invitare a un'unità di intenti: in caso di intesa, le due partite in chiaro dovrebbero essere Hellas Verona-Cagliari di sabato (ore 21.45), che Dazn trasmetterebbe sul proprio canale YouTube, e Atalanta-Sassuolo di domenica (19.30) che Sky proporrebbe su Tv8. Ma restano alcuni ostacoli.

    PUBBLICITA' E HIGHLIGHTS - Il primo riguarda il divieto di pubblicità prima, durante e dopo le due partite in chiaro (scelta volta a spegnere le diffide di Mediaset e Discovery all'Antitrust), il secondo l'embargo ridotto per gli highlights fino al termine della stagione: questo permetterebbe a Rai 2 di trasmettere gol e immagini già dalle 21.30, poco minuti dopo il termine delle gare della fascia serale, mentre per Mediaset l'embargo finirebbe alle 23.45 su Italia 1. Fiducia da parte di Spadafora, che auspica nelle prossime ore il passaggio formale mancante, mentre dalla Lega filtra maggiore pessimismo sulla vicenda: ore decisive, la partita sulla trasmissione in chiaro si gioca al fotofinish, a poco più di 24 ore dalla ripresa del campionato.

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