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  • Serie A in chiaro, Spadafora: 'Prevalsi interessi economici'. Sky replica: 'Il ministro mente, norme non superabili'

    Serie A in chiaro, Spadafora: 'Prevalsi interessi economici'. Sky replica: 'Il ministro mente, norme non superabili'

    Il Ministro Spadafora oggi ha chiesto di sospendere il campionato di Serie A (LEGGI QUI), e all'Ansa ha aggiunto, sulla questione partite in chiaro: "Del resto, ancora prima che la situazione diventasse così drammatica per il Paese, la Lega di Serie A e Sky si erano già rifiutate di concedere a migliaia di italiani, costretti loro malgrado a restare a casa, di poter vedere in chiaro le partite, nascondendosi dietro presunte difficoltà normative che con l’autentica disponibilità di tutti si sarebbero potute ampiamente superare. Nei vari contatti di ieri, infatti, anche grazie alla collaborazione di Rai e Mediaset, si era arrivati vicini ad una soluzione equa per tutti gli attori e soprattutto di grande conforto per i tanti cittadini appassionati di calcio. E invece sono prevalsi gli interessi economici di realtà che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e che vivono ormai fuori dalla realtà".

    LA REPLICA DI SKY - Sempre all'Ansa Sky ha affidato un duro comunicato di replica, con cui nega di aver rifiutato la trasmissione in chiaro della Serie A: "Ci spiace constatare che le dichiarazioni del signor ministro dello Sport non corrispondono alla verità dei fatti. Infatti Sky da molti giorni aveva dato la piena disponibilità sia alla visione di Juventus-Inter sui propri canali in chiaro (TV8 e Cielo) che alle partite di cui Sky detiene i diritti a pagamento. TV8 e Cielo sono disponibili sulla piattaforma digitale terrestre per tutti i cittadini e a tutti gli appassionati e non solo ai propri abbonati. Le norme e leggi attuali non sono superabili e la Lega Calcio di Serie A lo ha più volte dichiarato e chiarito".

    ANCORA SPADAFORA -
    Sempre all'Ansa, Spadafora ha dichiarato: "Dopo attenta valutazione e numerosi colloqui, ho reso noto ai soggetti interessati l'unica possibilità per riuscire, in emergenza, a trasmettere in chiaro le partite di questa giornata allo scopo di evitare assembramenti di tifosi su tutto il territorio nazionale. Fatto salvo il diritto di Sky di trasmettere in diretta ai propri abbonati la partita c'era la possibilità di diffondere le immagini in differita, liberamente, a tutti gli operatori televisivi interessati, a partire naturalmente dai canali in chiaro del gruppo Sky, ma senza preclusioni. Questo avrebbe superato i vincoli normativi ed evitato qualsiasi successiva diatriba giudiziaria ed economica. Ne ho parlato con tutti, compreso l'ad Maximo Ibarra e il Presidente della Lega Serie A Dal Pino, che potranno confermare, e che non hanno aderito a questa ipotesi per difendere i propri, legittimi, interessi economici. In questo momento di crisi sanitaria c'è chi prova a fare i conti con la realtà e chi purtroppo si limita a fare i conti".

    Poi ai microfoni di Quelli che il calcio: "Non condivido la scelta della Lega Serie A di giocare. L’emergenza sanitaria non finirà tra qualche giorno, ma solo con responsabilità di ciascuno. Potrebbero esserci conseguenze sul campionato, ma il calcio poi riprenderà come e meglio di prima quando sarà finito tutto”.

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