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  • Serie A: non facciamo scappare tutti i campioni

    Serie A: non facciamo scappare tutti i campioni

    • Giovanni Battista Terenziani

    Si parla molto in questi giorni di quanto accade in Italia fuori e dentro gli stadi, prima, durante e dopo le partite di calcio. Gli ultimi avvenimenti sono il lancio di uova e le bastonate rivolti al pullman della Juventus al suo arrivo al Dall’Ara sabato sera a Bologna. A questo hanno fatto seguito cori e striscioni offensivi nei confronti di varie persone. Tutto ciò, unito all’annotazione del tecnico del Bologna, Pioli, sul’esultanza di Conte allo scadere della gara, ha fatto sbottare il tecnico bianconero che in conferenza stampa ha consigliato di concentrare le attenzioni su quanto accade negli impianti piuttosto che criticare una manifestazione di felicità per una vittoria in una partita importante. Ha poi aggiunto che quanto sta accadendo gli fa seriamente pensare di  volere provare una esperienza fuori dall’Italia.

    In effetti da quando l’allenatore leccese è seduto sulla panchina della Juve, oltre a parecchie gioie ricevute dai risultati ottenuti  e dal gioco proposto dalla squadra, ha vissuto anche momenti difficili e incomprensioni. Basti guardare a quanto accaduto con la vicenda calcioscommesse, per passare alla trasferta di Napoli in cui il pullman bianconero è stato preso a sassate (una delle quali ha anche sfondato il vetro di fianco al seggiolino nel quale sedeva Asamoah), fino ai recenti fatti bolognesi. A questo si possono aggiungere le varie problematiche relative alla trasferta bianconera a Firenze nel mese di settembre. Si discusse parecchio sulla presenza allo stadio del tecnico juventino, allora squalificato, in occasione della partita tra i viola e la Vecchia Signora. Si voleva garantire la massima sicurezza alla sua incolumità. Fortunatamente il tecnico bianconero potè osservare l’incontro dagli spalti senza subire alcun danno, ma il solo pensiero non è certo una buona pubblicità per il nostro calcio. Anche i giocatori del Napoli sono stati più volte vittime di brutte esperienze. Basti pensare agli scippi che loro o i loro cari hanno subito nel capoluogo campano. Recentemente alcune persone hanno manifestato il loro dissenso nei confronti dell’attaccante giallorosso Osvaldo, reo di avere ‘strappato’ un rigore a Totti e di averlo poi fallito, sfogandosi sulla sua automobile. In occasione della trasferta del Tottenham a Roma per la sfida contro la Lazio alcuni tifosi inglesi hanno subito un’aggressione e sono stati feriti in un pub della Capitale. L’UEFA ha aperto un’inchiesta su alcuni cori razzisti che sarebbero stati rivolti ad Adebayor durante Inter-Totthenam. Spesso vengono rivolte parole ingiuriose o esposti striscioni offensivi nei confronti di persone vive, ma anche decedute e si inneggia a vere e proprie tragedie che hanno colpito il mondo del pallone. Tutto questo non favorisce certamente la volontà dei campioni di fare parte di squadre italiane. In un periodo nel quale sono anche altri i motivi di fuga dal nostro calcio sarebbe forse opportuno non andare a peggiorare la situazione.      

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